Il 9 luglio 56 atleti nel Golfo per affrontare la Capri-Napoli non competitiva

Il 9 luglio 56 atleti nel Golfo per affrontare la Capri-Napoli non competitiva
Martedì 28 Giugno 2016, 16:07 - Ultimo agg. 16:10
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Cinquantasei atleti al via: 40 uomini e 16 donne. Nove le nazioni rappresentante (Italia, Australia, Brasile, Francia, Russia, Spagna, Svezia, Turchia e Stati Uniti) per un totale di tre continenti (Europa, America e Oceania). Sono i numeri della Capri-Napoli non ufficiale-trofeo Pomilia Energia, la gara di nuoto di fondo in programma sabato 9 luglio con partenza dal lido Le Ondine a Capri e arrivo nella acque antistanti la spiaggia Beata Venere di Baia per omaggiare Giulio Travaglio, l’unico italiano ad avere vinto (cinque volte) la Maratona del Golfo scomparso nell’ottobre scorso.

La manifestazione, organizzata dalla società Eventualmente eventi & comunicazione di Luciano Cotena con il supporto della Pro Loco di Baia, riesce a centrare un nuovo record di partecipanti, a dimostrazione dell’attenzione che la manifestazione ha a livello mondiale tra gli appassionati del nuoto in acque libere. Dodici sono gli atleti iscritti alla gara “Solo”, ovvero nuotatori che percorreranno i 36 chilometri come fanno i professionisti: si tratta di nove uomini e tre donne. Sei gli iscritti al duo, staffette composte da due elementi, mentre sono 38 i partecipanti alla gara di staffetta (in totale sette le compagine al via). Le curiosità vengono proprio dalle staffette: gli atleti più giovani in acqua avranno 14 anni (sono tre, tutti nella squadra che porta il nome di Conero wellness) mentre il più attempato ha compiuto 73 anni (è Giuseppe Avellone, componente del sodalizio K 317). L’età media dei partecipanti è invece di 43 anni.

Da segnalare anche la presenza nella My Swim del campione del mondo di nuoto di fondo sui 5 km nel 2000 e nella 10 km nel 2001, il russo Evgeny Bezruchenko. Infine si segnalano la staffetta “La bella e la bestia”, composta da quattro uomini (tre di Bergamo e un ultimo arrivato di Meta di Sorrento, Gegè Lorenzano) e una sola donna, e una squadra tutta turca (sei donne, di cui una colpita da bambina da poliomelite, con conseguenze alla gamba destra) denominata “Brave Turcs”.
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