Ischia, l'amore e il figlio: la favola di Elisa Di Francisca, campionessa di fioretto

Ischia, l'amore e il figlio: la favola di Elisa Di Francisca, campionessa di fioretto
di Bruno Majorano
Lunedì 19 Giugno 2017, 10:09
3 Minuti di Lettura
Secondo molti tre è il numero perfetto. Tre come le medaglie olimpiche al collo della fiorettista Elisa Di Francisca (due ori a Londra e un argento a Rio de Janeiro) e tre come i membri della sua famiglia che verrà. È in dolce attesa e ha deciso di trascorrere le ultime settimane della gravidanza a Ischia.

Come mai questa scelta?
«Il mio compagno Ivan ha casa a Ischia e ci viene spesso».

E lei?
«No, per me è prima volta».

Come si sta trovando?
«Alla grande. È un'isola particolare: non è una isola isolata. Offre tante possibilità di svago e relax e poi è a due passi da a Napoli».

Due bracciate...
«Eh sì. Sono nell'ottavo mese di gravidanza e avere la terra ferma a 40' di navigazione è una grande tranquillità».

Quindi niente parto sull'isola?
«In realtà mi sarebbe piaciuto partorire su un'isola meravigliosa, ma alla fine ho deciso di farlo a Napoli, presso la clinica Mediterranea. Mi piacerebbe vivere l'esperienza del parto in acqua. Se poi a Ettore dovesse venire voglia, magari partorisco sul primo scoglio».

Ettore, il nome del bambino che verrà.
«È piaciuto subito a me e Ivan: fa pensare a una persona piena di valori».

Più che una mamma in carriera, sarà una mamma in pedana?
«In pedana tornerò forse nel 2018».

Nessuna data già cerchiata in rosso sul calendario?
«Non ho fatto programmi, devo capire come mi sento. Prima della pedana c'è Ettore».

Una mamma modello, ma senza mai perdere la spensieratezza che l'ha sempre caratterizzata.
«Non mi sono mai presa troppo sul serio e anche il ruolo a mamma lo prenderò con leggerezza. C'è sempre da divertirsi e non deve essere una cosa pesante».

Una volta ha detto: «L'idea di fa la stessa colazione tutti i giorni mi fa ammattire».
«Confermo: la mia è una quotidianità atipica, strana. Non tutte le giornate sono uguali. Faccio mille cose e non intendo fermarmi adesso».

Ma con la gravidanza come ha fatto?
«Mi sono fermata subito negli allenamenti e ammetto che è stato strano perché sono abituata a muovermi e correre, poi dopo ho pensato che questo riposo non è poi così male».

Meglio un figlio o una medaglia?
«Sicuramente un figlio. Anzi, un figlio è la medaglia più importante che si possa avere. E poi si tratta di una grossa responsabilità».

Programmi per il prossimo futuro?
«Il Mondiale di scherma».

Come?
«Certo: devo seguire e sostenere le mie compagne. Io sarò in sala parto, ma dalla tv sarò al loro fianco».

A proposito di competizioni, ripercorriamo le sue emozioni olimpiche.
«Londra è stata la mia prima Olimpiade ed è quella che ricordo con più piacere, anche perché ho vinto due ori. A Rio è stato tutto più difficile perché avevo tanta pressione e sentivo troppa responsabilità. Non l'ho vissuta bene. Quel ricordo mi ha fatto convincere nell'idea di prendere una pausa».

Una pausa che è coincisa con la gravidanza.
«Rimarrò qui a Ischia fino ai primi di luglio poi il ginecologo mi farà trasferire a Napoli. Ma dopo torneremo tutti e tre per gli ultimi scampoli di estate».
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