DA LONDRA A RIO
«La piscina adesso è molto diversa, che quasi non la riconoscevo: più ristretta, più da gara» dice la Pellegrini ripensando al periodo horribilis che visse qui nell’estate del 2012 . «Fu una settimana difficile, specie per le sensazioni che provai». Pensa alle staffette, Federica, a dare una mano alle compagne di vasca, e pensa, soprattutto a Rio. «La Ledecky? Non credo che ci arriverà stanca: mica si può essere stanchi a vent’anni. Però i 200 stile sono una gara speciale. possono riservare sempre qualche sorpresa». Lei lo sa, nel bene e nel male. Sa anche, ormai, che non c’è niente di definito per il dopo Rio. La voglia di smettere e la voglia di continuare si combatteranno nel periodo di pausa che vuol prendersi a Giochi fatti. Ora anche il suo fidanzato Filippo Magnini avanza dubbi sullo smettere: «La sua è una decisione più sofferta: ha quattro anni più di me, eventualmente a Tokyo ne avrebbe 38». Come dire che lei a 32 anni non si sa mai...
NO COMMENT
Non vuole pensarci ora, non vuole distrarsi, ha rimosso Londra 2012 e tutto il resto. E’ Rio che conta. Sarà l’alfiere e il capitano d’Italia. Che pensa del caso Schwazer, il marciatore squalificato per doping e rimessosi in marcia scontata la pena, che alcuni non vorrebbero in squadra? Federica lancia il suo no comment che può pure sembrare un commento: «Non voglio creare tensioni nella squadra: si sa come la penso sul doping, tolleranza zero. Ma si sa anche che Schwazer ha pagato nel rispetto della legge e che è nelle regole. Se poi uno si mette sul piano dell’etica e non su quello della legge, le posizioni possono essere diverse».
STAFFETTE E ALTRO
«Non sono qui in vacanza, sono qui per le staffette; poi, per i 200, se mi vedrete sul bordo vasca vorrà dire che me la sentivo...
Di gareggiare, di fare una bella gara. Ora penso alle staffette: la 4x100 farà bene anche a me; nella 4x200 possiamo andare bene al completo, se siamo tutte al nostro miglior livello. L’Europeo per me, nel bene e nel male, è sempre stato un impegno di passaggio, in vasca corta o in vasca lunga; non è mai stato un obiettivo. Certo, andar bene aiuta sempre ad andar meglio». Come si dice meglio in portoghese?