Fede Pellegrini torna a Londra per puntare Rio: « Nel 2012 fu una settimana difficile, oggi sono qui per le staffette. I 200 solo se me la sento»

Federica Pellegrini
Federica Pellegrini
di Piero Mei
Domenica 15 Maggio 2016, 18:02 - Ultimo agg. 18:12
3 Minuti di Lettura
LONDRA Federica cambia programma di gara e piano di volo: ha l’aereo prenotato per sabato mattina, ma ha anche un posto sul blocco di partenza dei 200 stile. Perché la Pellegrini potrebbe decidere di partecipare alla “sua” gara agli Europei di Londra che domani aprono al nuoto e non è il caso di farne un caso: non toglie il sogno a nessuna, né il sonno a se stessa, ha solo voglia, se dovesse sentire le sensazioni giuste come dicono gli atleti, di mettersi alla prova, non le interesserebbe il risultato finale e non guarderebbe tanto all’ultimo bordo vasca Europeo da toccare in buona posizione ma, avendo la vista lunga, guarderebbe, pure da qui, a Rio. «E se nuotasse i 200 e non ottenesse qualcosa d’ottimo o di buono, non urlate alla delusione sennò m’incazzo» dice il suo allenatore attuale, Matteo Giunta, barba alla Mago Merlino ma di colore nero.

DA LONDRA A RIO
«La piscina adesso è molto diversa, che quasi non la riconoscevo: più ristretta, più da gara» dice la Pellegrini ripensando al periodo horribilis che visse qui nell’estate del 2012 . «Fu una settimana difficile, specie per le sensazioni che provai». Pensa alle staffette, Federica, a dare una mano alle compagne di vasca, e pensa, soprattutto a Rio. «La Ledecky? Non credo che ci arriverà stanca: mica si può essere stanchi a vent’anni. Però i 200 stile sono una gara speciale. possono riservare sempre qualche sorpresa». Lei lo sa, nel bene e nel male. Sa anche, ormai, che non c’è niente di definito per il dopo Rio. La voglia di smettere e la voglia di continuare si combatteranno nel periodo di pausa che vuol prendersi a Giochi fatti. Ora anche il suo fidanzato Filippo Magnini avanza dubbi sullo smettere: «La sua è una decisione più sofferta: ha quattro anni più di me, eventualmente a Tokyo ne avrebbe 38». Come dire che lei a 32 anni non si sa mai...

NO COMMENT
Non vuole pensarci ora, non vuole distrarsi, ha rimosso Londra 2012 e tutto il resto. E’ Rio che conta. Sarà l’alfiere e il capitano d’Italia. Che pensa del caso Schwazer, il marciatore squalificato per doping e rimessosi in marcia scontata la pena, che alcuni non vorrebbero in squadra? Federica lancia il suo no comment che può pure sembrare un commento: «Non voglio creare tensioni nella squadra: si sa come la penso sul doping, tolleranza zero. Ma si sa anche che Schwazer ha pagato nel rispetto della legge e che è nelle regole. Se poi uno si mette sul piano dell’etica e non su quello della legge, le posizioni possono essere diverse».

STAFFETTE E ALTRO
«Non sono qui in vacanza, sono qui per le staffette; poi, per i 200, se mi vedrete sul bordo vasca vorrà dire che me la sentivo...
Di gareggiare, di fare una bella gara. Ora penso alle staffette: la 4x100 farà bene anche a me; nella 4x200 possiamo andare bene al completo, se siamo tutte al nostro miglior livello. L’Europeo per me, nel bene e nel male, è sempre stato un impegno di passaggio, in vasca corta o in vasca lunga; non è mai stato un obiettivo. Certo, andar bene aiuta sempre ad andar meglio». Come si dice meglio in portoghese?
© RIPRODUZIONE RISERVATA