Giro, a Jungles la 15esima tappa:
Domoulin rimane in maglia rosa

Giro, a Jungles la 15esima tappa: Domoulin rimane in maglia rosa
Domenica 21 Maggio 2017, 16:43 - Ultimo agg. 19:26
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Bergamo chiude la seconda settimana del Giro d'Italia del centenario con la vittoria in maglia bianca del lussemburghese Bob Jungels della Quick Step Floors e Tom Dumoulin per il sesto giorno consecutivo in maglia rosa. E chiude, anche, senza una vittoria di un italiano, neppure oggi che la corsa rosa è andata a casa di Gimondi, l’uomo che in anni lontani ha saputo opporsi allo strapotere di Merckx.
Intanto il protagonista indiscusso è senza dubbio Dumoulin, il corridore che continua stupire che sulle spalle non ha solo la maglia rosa e quella azzurra di miglior scalatore, nonostante sia uno specialista delle prove contro il tempo, ma che crede anche nei gesti importanti come aspettare Nairo Quintana, il suo avversario più pericoloso, quando è caduto, chiedendo ai suoi accompagni di non approfittare della situazione attaccando.
Eroe d'altri tempi anche Quintana. Oggi è caduto in curva, si è rialzato ed è andato a prendersi il secondo posto a Bergamo. L'ammiraglia della Movistar, mentre cambiava la bici a Quintana, si è fermata in punto pericoloso dove i corridori che sopraggiungevano avevano la visuale chiusa da una curva e non vedevano la macchina ferma così alcuni hanno frenato bruscamente impattando, senza conseguenze, sull'ammiraglia spagnola.

Questo è il Giro della Quick Step Floors che grazie alle quattro tappe conquistate da Gaviria e al successo di oggi di Jungels ha vinto un terzo delle frazioni disputate fino ad oggi. Ed è, anche, il Giro dei colombiani visto che c’è il miglior scalatore e velocista. Parliamo di Quintana e di Gaviria, autentici campioni. In particolare questa è la corsa rosa di Dumoulin, il ragazzo calmo che non ha paura di perdere e che non teme le montagne dell'ultima settimana. È il ragazzo che stupisce perché voleva fare il medico e a 18 anni si è ritrovato in sella ad una bici stravincendo a cronometro e non perdendo neppure in salita.
Nella frazione di oggi, partita subito nervosa con la fuga che non riusciva a prendere corpo, ci sono state tante cadute. Come abbiamo detto anche Quintana è finito a terra, ma quello che ha rischiato di più è stato Kangert dell'Astana che non ha visto un paletto ed è finito a terra fratturandosi un gomito.
La tappa va definita spettacolare, con tanto fair play, quel fair play che in anni lontani non c’era mentre oggi tutto appare diverso.

Una gara oggi difficile per la vittoria a Bergamo dove gli uomini di classifica non si sono mossi ma Nibali nel finale ha provato un allungo alzando il ritmo dimostrando di essere in forma e pronto per l'ultima settimana. Quintana è stato protagonista di un'incredibile rimonta conquistando il secondo posto davanti al francese della FDJ Pinot mentre l'Italia, come abbiamo detto, è ancora a secco di vittorie.
Domani sarà il giorno di riposo e del ricordo perché esattamente un mese fa sulla strada che esce da Filottrano, Michele Scarponi ha perso la vita investito da un furgone mentre si allenava per questo Giro dove sarebbe stato il capitano dell'Astana.
Scarponi verrà ricordato dal Giro nella tappa regina di questa edizione, martedì quando ci sarà la battaglia con il doppio Stelvio e Mortirolo con la Rovetta-Bormio di 222 chilometri. Al corridore marchigiano è stata dedicata la salita del Mortirolo. Questa frazione sarà decisiva e se Dumoulin dovesse conservare la maglia, allora quasi certamente sarà lui il vincitore a Milano.
 
Hanno detto
Jungels: «E’ stata una corsa a velocità folle e queste prove mi piacciono. Sono rimasto nelle prime posizioni e ho fatto uno sprint perfetto. È il primo sprint vinto nella mia carriera e sono felicissimo di questo. Rispetto allo scorso anno questo è un Giro più stressante. L'ultima settima sarà difficile quest'anno c'è un livello molto più alto e sono curioso di sapere se saranno tutti così freschi nell'ultima settimana».
 
Dumoulin: «E’ stata per noi una tappa calma per la generale ma pazza per il ritmo e non abbiamo avuto attimo di calma con l'Origa che cercava la fuga. Non mi piace guadagnare se un avversario è in difficoltà e quando è caduto Quintana ho fermato i miei compagni e non abbiamo attaccato. Quintana è il mio primo rivale ma possono esserci anche altri corridori che vedremo nell'ultima settimana».
 
Arrivo
1. Jungels (LuX/Quick-Step) 199 km in 4h16'51", 2. Quintana (Col) s.t., 3. Pinot (Fra), 4. Yates (Gbr), 5. Pozzovivo, 6. Konrad (Aut), 7. Nibali, 8. Dumoulin (Ola), 9. Zakarin; 10. Mollema (Ola).
 
Classifica generale
1.
Dumoulin (Ola/Sunweb) 63h48'08", 2. Quintana (Col) a 2'41", 3. Pinot (Fra) a 3'21", 4. Nibali a 3'40", 5. Zakarin (Rus) a 4'24", 6. Mollema (Ola) a 4'32", 7. Pozzovivo a 4'59", 8. Jungels (Lux) a 5’18”, 9. Amador (Costa Rica) a 6'01", 10. Kruijswijk (Ola) a 7'03".
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