Giro d'Italia: impresa di Nibali, vince la tappa ed è secondo in classifica con Chaves maglia rosa

Giro d'Italia: impresa di Nibali, vince la tappa ed è secondo in classifica con Chaves maglia rosa
di Francesca Monzone
Venerdì 27 Maggio 2016, 17:10 - Ultimo agg. 28 Maggio, 09:29
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RISOUL Uno straordinario Vincenzo Nibali ha compiuto un'autentica impresa: ha conquistato la 19esima tappa del Giro d'Italia, la Pinerolo-Risoul di 162 chilometri, e lo ha fatto al termine di una cavalcata fantastica che lo ha visto piangere al traguardo. Lacrime di soddisfazione dopo i giorni brutti che ha passato, in bilico tra l'andare avanti e il tornare a casa ma anche lacrime di dolore sul traguardo. Vincenzo ha alzato le braccia al cielo. Era una dedica per Rosario Costa, il piccolo ciclista suo figlioccio morto due settimane fa mentre si allenava sulle strade di casa, a Messina.

Ha trionfato, lo Squalo, da solo a Risoul qui dove era stato secondo al Tour de France di due anni fa. Adesso Nibali è secondo a 44” dal colombiano Esteban Chaves che dopo aver cercato di seguire il corridore dell'Astana che era scatenato, è arrivato terzo al traguardo dopo Mikel Nieve mentre al quarto posto troviamo un valido Ulissi. Valverde, che difendeva il terzo posto nella generale, ha chiuso sesto con un ritardo di 2'14” e adesso è quarto a 1'48” da Chaves.

Ha vinto, Nibali, e ha riaperto il Giro in una tappa bellissima, una tappa che ha visto davvero tutto. La sua vittoria, le cadute, il crollo di Kruijswijk che nella discesa del Colle dell'Agnello è andato a terra tra neve e ghiaccio e poi, dopo essere ripartito dolorante, la bici quasi fuori uso e poi e un cambio del mezzo perché non andava, lo abbiamo visto pedalare a fatica, arrancare addirittura e adesso è, nella classifica generale che è stata stravolta, terzo con un distacco di un minuto e cinque secondi. E, nella giornata sempre per una caduta ancora sul Colle dell'Agnello, si è ritirato Zakarin della Katusha out dalla corsa con la clavicola rotta.
Kruijswijk, poi, avvertendo dolore, ha raggiunto in serata in ambulanza l'ospedale di Briancon. Contusioni, escoriazioni al gomito, al ginocchio e alla caviglia sinistra per l'olandese.

Nibali ha agito come sa fare lui, da campione autentico qual è. A 5 chilometri dalla fine di una tappa sconfinata in Francia, ma dopo aver dato dimostrazione di ritrovata efficienza fisica, è partito. Chaves il colombiano non ce l'ha fatta. Ha cercato di resistere, ma le accelerazioni del siciliano erano tremende. Nieve era lì con loro mentre dietro, ben staccato, la maglia rosa Kruijswijk appariva in difficoltà.

Tappa bellissima,abbiamo detto, con il Colle dell'Agnello momento clou con i suoi 2744 metri d'altezza che è la Cima Coppi di questo Giro d'Italia numero 99. A 55 chilometri dall'arrivo è successo tutto lì: le cadute ma, soprattutto, la determinazione di Michele Scarponi che ha aiutato il suo capitano Nibali per la fuga. Scarponi ha dato tanto, ha lavorato per il capitano e si è precluso quasi certamente la possibilità di una bella posizione al traguardo. Ma questa è la vita del gregario.

Dopo la caduta di Kruijswijk, Nibali e Chaves hanno preso un buon vantaggio e l'Astana ha detto a Scarponi di aspettare il capitano. Ai piedi della salita di Risoul, con Monfort che era al comando (lo era da tempo). Grazie a Scarponi, ecco l'aggancio (a 10,6 chilometri dall'arrivo) e Nibali diventa il condottiero. Rimane con Chaves, Nieve e Ulissi prima di accelerare. Colpo decisivo a 5000 metri dall'arrivo per prendersi vittoria e, forse, il Giro.

Domani c'è l'ultima chance per ribaltare la classifica per Nibali, che deve molto alla generosità di Scarponi, con la ventesima tappa, la Guillestre-Sant'Anna di Vinadio di 134 chilometri. E' una tappa di montagna, con 4100 metri di dislivello.
Doce c'è un Giro in una tappa con un Nibali fantastico che fa sognare tutti.

Arrivo, 19. tappa, Pinerolo-Risoul:
1. Nibali (Ita/Astana), 2. Nieve (Spa/Sky) a 51'', 3. Chaves (Col/Orica GreenEDGE) a 53'', 4. Ulissi (Ita/Lampre Merida) a 1'02'', 5. Majka (Pol/Tinkoff) a 2'14'', 6. Valverde (Spa/Movistar) a 2'14'', 7. Uran (Col/Cannondale) a 2'14'', 8. Preidler (Aut/Giant Alpecin) a 2'43'', 9. Roche (Irl/Sky) a 2'51'', 10. Dupont (Fra/Ag2r La Mondiale) a 2'51''.

Classifica generale:
1. Chaves (Col/Orica GreenEDGE), 2. Nibali (Ita/Astana) a 44'', 3. Kruijswijk (Ola/LottoNL Jumbo) a 1'05'', 4. Valverde (Spa/Movistar) a 1'48'', 5. Majka (Pol/Tinkoff) a 3'59'', 6. Jungels (Lux/Etixx Quickstep) a 7'53'', 7. Amador (Crc/Movistar) a 9'34'', 8. Uran (Col/Cannondale) a 12'18'', 9. Siutsou (Blr/Dimension Data) a 13'19'', 10. Pozzovivo (Ita/Ag2r La Mondiale) a 14'11''.
 
 


 
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