Greta e Marta, finisce a querele
tra le campionesse di beach volley

Greta e Marta, finisce a querele tra le campionesse di beach volley
di Anna Nani
Giovedì 30 Marzo 2017, 05:03 - Ultimo agg. 09:08
2 Minuti di Lettura
ARIANO POLESINE - C'eravamo tanto amate. Sono ormai trascorsi quasi quattro anni dal divorzio tra Marta Menegatti, veneta di Ariano Polesine (Ro), e Greta Cicolari, bergamasca, coppia d'oro del beach-volley italico. Ma l'ultimo atto di questa vicenda si concluderà il prossimo 26 settembre in tribunale.

Quel giorno si terrà a Bergamo l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Greta Cicolari, del fidanzato Dimitri Lauwers, di Alessio e Cristiano Cicolari fratelli dell'ex azzurra. In un documento depositato il 3 marzo sarebbero raccolte le denunce dell'ex compagna di squadra Marta Menegatti, della collega Daniela Gioria e di Lissandro Dias Carvalho, l'allenatore della Nazionale. Le accuse riguarderebbero atti persecutori (stalking) e molestie posti in essere negli ultimi quattro anni ai danni di tutte e tre. Si tratterebbe di sei denunce contenute in un fascicolo di 260 pagine, dove sono trascritti pure i messaggi personali ed i post ritenuti offensivi e di polemica pubblicati sui social dai quattro indagati. Tra queste fonti d'accusa pure due querele del 2014, una delle quali per l'aggressione verbale da parte di Lauwers durante la finale del campionato italiano 2015 ai danni di Gioria.

I fatti sono figli dell'esclusione della Cicolari dalla nazionale e della sospensione di 13 mesi che le è stata inflitta da parte della Federazione pallavolo (Fipav) per la quale il Tar del Lazio le ha riconosciuto un risarcimento di 200mila euro. La rottura con la Menegatti è arrivata a metà stagione 2013, con la polesana che si è ritrovata a partire per Long Beach (Usa), tappa americana del World Tour, con Viktoria Orsi Toth, diventata la sua compagna fissa fino all'Olimpiade di Rio, quando l'italo-ungherese è stata sospesa per uso di doping.
© RIPRODUZIONE RISERVATA