Judo, Di Guida ed Esposito:
il bronzo in Austria vale oro

A sinistra Mimmo Di Guida, a destra Giovanni Esposito
A sinistra Mimmo Di Guida, a destra Giovanni Esposito
di Gianluca Agata
Lunedì 19 Febbraio 2018, 14:10
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Bronzi che valgono oro quelli di Domenico Di Guida e Giovanni Esposito all'European Open 2018 di judo di Oberwart, in Austria. Valgono oro perché arrivano da due combattenti che negli ultimi anni hanno seguito dei percorsi differenti. Di riabilitazione e recupero da una operazione difficile il 90 kg napoletano, di crescita costante il ventenne campione del mondo cadetti nel 2015 che gareggia nei 73 kg. Entrambi fiamme azzurre. Il primo che si allena a Pomigliano d'Arco con Olindo Rea, Francersco Faraldo e Giovanni Alessio. Il secondo allievo della Nippon di Nello Parlati. Di Guida è salito sul terzo gradino del podio nei 90 kg dopo essere sceso di categoria, ma, soprattutto, dopo aver superato una operazione che lo aveva portato a un passo dall'abbandono. Intervento di osteotomia, vale a dire femore bucato, gambe raddrizzate, una placca e sette viti. Come dire judogi chiuso in un armadio, forse per sempre. «E invece sin dal primo giorno la forza del samurai era in me - dice Di Guida - Volevo tornare a gareggiare e questa medaglia vale una vita che devo condividere con la mia fidanzata Michela e il fisioterapista Marco Pisani oltre che con la mia famiglia, gruppo sportivo e tecnici che mi hanno lasciato tranquillo». Il venticinquenne napoletano ha prima battuto con un waza-ari al golden score l’ungherese Gábor Vér, poi con un ippon il tedesco Dario Kurbjeweit Garcia. Ai quarti di finale, Di Guida ha subito un ippon per mano del giapponese Kosuke Mashiyama, che poi ha vinto la categoria, frutto anche di una polemica arbitrale, poi ha saputo reagire con un ippon al golden score sul russo Said Emi Zhambekov e un waza-ari sul georgiano Giorgi Papunashvili. E pensare che, dopo l'argento agli Assoluti, era arrivato in difetto di forma. Ma alla chiamata della Nazionale non si rinuncia.

Giovanni Esposito sta bruciando le tappe. Ha conquistato la prima medaglia senior alla prima convocazione in coppa del mondo da assoluto. «Ma non tralascio il percorso da junior - dice il ventenne napoletano - anche perché quest'anno ci sono europei e mondiali». Scalpi celebri per Esposito che ha prima battuto l'israeliano Pollack bronzo ai mondiali. Poi ha rifilato un ippon all'olandese Schipper, ha vinto di waza ari con la sua tecnica preferita con il rumeno Cercea e si è fatto sorprendere al golden score dall'azero Valiyev. Un kazako e un armeno non gli hanno precluso il cammino verso il podio. «Adesso ho intenzione di guardare avanti e puntare sempre più in alto». 
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