L'Accademia della Scherma cerca
sede: «A Napoli niente esami»

L'Accademia della Scherma cerca sede: «A Napoli niente esami»
di Pino Taormina
Lunedì 24 Aprile 2017, 14:54 - Ultimo agg. 15:12
2 Minuti di Lettura
L'Accademia Nazionale della Scherma cerca ancora casa. Fondato a Napoli nel 1861 (156 anni fa), dal 1880, in virtù di un regio decreto, ha il compito di esaminare e diplomare coloro che intendono conseguire il titolo di maestro di scherma, requisito indispensabile per “aprire” una sala e praticare l’insegnamento di tale sport. Tale prerogativa è sempre stata normativamente confermata negli anni successivi, fino ad una recente direttiva europea (recepita nel nostro ordinamento) che, richiamando il decreto del 1880, sancisce l’esclusivo ruolo dell’Ente per quel che riguarda il conferimento del titolo professionale.

Le sedute di esame (fino al marzo di quest’anno) si sono sempre svolte a Napoli. I candidati provengono da tutta Italia e anche dall’estero (Europa, ma anche USA, sud America ecc.).

"La Federazione Italiana Scherma (FIS) ha sempre riconosciuto la validità degli esami organizzati e gestiti dall’Accademia, tanto che – addirittura – anche nel suo statuto, tale compito è riservato al predetto ente", racconta il vice presidente dell'Accademia, il magistrato Maurizio Fumo. .

Tuttavia, nel marzo di questo anno, la FIS, ha deciso di organizzare in proprio gli esami, fissando come luogo di svolgimento Roma (e non più Napoli) e riservando all’Accademia un ruolo meramente formale, ruolo che è stato rifiutato. Il TAR Lazio, pronunziando sulla richiesta di sospensiva inoltrata dall’Accademia ha affermato che la potestà di svolgere esami non è esclusiva dell’Accademia (ma evidentemente concorrente). La conclusione è che si sono svolte due sedute di esami, una a Napoli, tenuta dall’Accademia e una a Roma, tenuta dalla FIS.

Naturalmente, dopo il giudizio cautelare, si svolgerà quello di merito, nel corso del quale la questione verrà riesaminata in maniera più approfondita e con una maggiore aderenza alle fonti normative.

"Nel frattempo, sono state presentate interrogazioni e interpellanze parlamentari su tale questione, oltre che sulla gestione interna della Federazione Italiana Scherma, anche alla luce di esposti presentati alla Prefettura di Roma dall’Accademia e da un legale siciliano", spiega il vice presidente dell'Accademia.

A seguito della presentazione di tali esposti la Prefettura non ha, allo stato, registrato il nuovo statuto FIS ed ha chiesto chiarimenti agli enti interessati (CONI, FIS, Accademia Nazionale di Scherma). È evidente che, se tali esposti dovessero essere accolti, ne conseguirebbe la illegittimità del nuovo assetto federale e, a cascata, la invalidità degli atti posti in essere nel frattempo dalla FIS, compresi, probabilmente, gli esami cancellati a Napoli e trasferiti a Roma, circostanza in relazione alla quale si spera anche in un incisivo intervento del Sindaco de Magistris.
© RIPRODUZIONE RISERVATA