L'ex posillipino Caruso blocca la Canottieri alla Scandone: Ortigia corsara 2-1

Enrico Caruso
Enrico Caruso
di Diego Scarpitti
Sabato 20 Gennaio 2018, 21:49
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Stupisce per il risultato calcistico e l’esito finale. Impronosticabile anche per gli addetti ai lavori, che assistono ad un inedito confronto tra Circolo Canottieri e CC Ortigia. Colpaccio esterno dei siciliani, allenati da Stefano Piccardo, che superano 2-1 i giallorossi di Paolo Zizza alla piscina Scandone. La 13ᵃ giornata di campionato, ultima del girone d’andata, consegna il quinto posto in griglia a Giacoppo e compagni, che scavalcano e staccano di due lunghezze i ragazzi del Molosiglio.
 
 

Si segna poco e soltanto nel primo e quarto periodo (1-0; 0-0; 0-0; 0-2), in avvio e in chiusura. Gara tattica, contrassegnata dalle imprecisioni in attacco: prevalgono nettamente le trame difensive sulle manovre offensive. Sblocca in avvio Alessandro Velotto poi regna il perfetto equilibrio tra le due compagini in acqua. Non riescono a sfruttare a dovere le superiorità numeriche i padroni di casa, paralizzati dalle prodezze in rapida successione dell’ex posillipino Enrico Caruso, che erige un muro impenetrabile e blinda la sua porta fino allo scadere dei canonici 32 minuti. Prestazione magistrale dell’estremo difensore in calottina numero 13, classe 1994, vincitore dell’Euro Cup nel 2015 con i colori rossoverdi nell’impianto di Fuorigrotta. Da par suo Gabriele Vassallo protegge le retrovie canottierine fino al 29’: il centroboa Casasola sfrutta l’uomo in più e firma il gol che vale il pareggio. Subito dopo l’alzo e tiro di Jeleca regala i tre punti agli ospiti, rivelazione della regular season. «I miei anni migliori li ho trascorsi qui a Napoli. Si tratta per me di un gradito ritorno. Sono felicissimo per la prestazione collettiva, segno che il lavoro alla fine paga sempre. Al di là di ogni aspettativa, possiamo dichiararci pienamente soddisfatti» spiega Caruso (nelle foto di Manuel Schembri) al secondo a Siracusa, indubbiamente mvp del pomeriggio: per lui soltanto parate impegnative nel quasi derby all'ombra del Vesuvio.  
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