La Lysistrata va all'Italia
ma la formula fa litigare i circoli

La Lysistrata va all'Italia ma la formula fa litigare i circoli
di Gianluca Agata
Domenica 22 Ottobre 2017, 20:27
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Acquee agitate in campo e fuori per la Lysistrata 2017, la storica regata di canotttaggio, sfida tra i circoli napoletani, che si corre nelle acque antistanti via Caracciolo sulle yole, caratteristiche imbarcazioni da mare. Uno spettacolo di pubblico nonostante una domenica velata che ha poi lasciato il campo alla pioggia. Ma in mare si è corso ai limiti del regolamento con le yole che hanno preso onde grosse e vento trasversale. E' stata, così, una battaglia contro il tempo con le undici regate in programma per la manifestazione organizzate dal Circolo del Remo e della Vela Italia che si sono susseguite in velocità proprio per battere sul tempo il meteo che peggiorava di minuto in minuto. Ma questo non ha fatto mancare lo spettacolo del tifo in una Lysistrata tra le più litigiose degli ultimi anni. Sotto accusa una formula che probabilmente va rivista. Non è tanto la composizione dell’otto in discussione (due senior, due junior, due cadetti, due master racconto di un circolo) ma gli inviti. Miccia accesa dalle dichiarazioni del presidente del Savoia, Carlo Campobasso che alla vigilia aveva sottolineato: "La Lysistrata, alle sue origini, era riservata agli equipaggi esordienti dei vari circoli per far emergere e premiare, in caso di vittoria, la vivacità del vivaio di giovani che ciascun club era stato capace di allevare nel suo seno nell’annata della competizione. Un tempo, infatti, nei mesi precedenti la gara, si vedevano gli equipaggi dei vari Circoli, tutti cresciuti in casa, con le canottiere a strisce che ricordavano i colori sociali, che a tutte le ore si prodigavano in faticosi allenamenti per meglio riuscire in questa regata, della cui partecipazione si serbava poi un ricordo indelebile per tutta la vita. Da tempo questo spirito dilettantistico e anche romanticamente goliardico, si è andato sempre più perdendo". E così la sfida tra i club, a detta del numero uno biancoblu, con l'ingaggio di stranieri e canottieri non appartenenti ai Circoli, è diventa solo la caccia al risultato.

Occorre tornare all'antico. Ma c'è il risultato sportivo da festeggiare con l'otto yole dell'Italia (Giuseppe Vicino, Matteo Lodo, Lehaci Florin Sorin, Stefan Costantin Berariu, Leopoldo Sansone, Manuel Caliendo, Raul Villella, Andrea Caianiello. tim Francesco Tassia) che ha avuto la meglio di una punta su quello dell'Ilva di Bagnoli (Fabrizio Gabriele, Andrea Maestrale, Salvatore Monfrecola, Nunzio Dicolandrea, Gabriele D'Alfonsi, Mauro Mulazzani, Alessandro Desidery, Diego Dente. Tim. Leonardo Bellucci). Interessante progetto quello del circolo di Bagnoli che, grazie anche all'esperienza di Mimmo Perna, ha formato una sinergia con il Posillipo (che non era al via quest'anno) proprio per unificare la leva, contenere costi e controllare meglio la crescita dei giovani. Ragazzi come Dicolandrea e Monfrecola sono tra gli ultimi nati che rappresentano il futuro del canottaggio napoletano. Poi Stabia ed un secondo equipaggio del circolo Italia che bissa così il successo dello scorso anno che aveva interrotto una lunga sequenza di vittorie del Savoia. Ma non solo Lysistrata; la coppa Cappabianca in canoino singolo è andata a Danilo Amalfitano (Savoia); la coppa Pattison  quattro yole ragazzi al Posillipo (Paolo Covino, Mattia Sorbino, Cesare Squillante, Nicolas Todaro. Tim Andrea Merlino) la coppa D'Amico otto master all'Italia (Vincenzo De Vincentiis, Matteo Gragnaniello, Carlo Grosso, Domenico De Cristofaro, Riccardo Sansone, Luca De Maria, Vincenzo Barbuto, Carmine Esposito. Tim Cristina De Luca); il canoino femminile all'Italia (Maria Letizia Sibillo), il singolo canoino open maschile all'Ilva (Matteo Righetto), la coppa Cappabianca in quattro yole Junior allo Stabia, la coppa Lysistrata giovanile Under 14 in quattro di coppia Gig alla Canottieri Napoli
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