Mondiali, finale stregata per la Ferrari
Pitton: «Sfortunati, ma trasferta positiva»

Mondiali, finale stregata per la Ferrari Pitton: «Sfortunati, ma trasferta positiva»
di Pasquale Guardascione
Venerdì 13 Ottobre 2017, 21:30
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Epilogo amaro per la rappresentativa azzurra dell'Italia che ha preso parte ai Campionati del Mondo di Ginnastica Artistica maschile e femminile svoltisi all’Olimpic Stadium di Montreal. Dopo le finali sfiorate nella sezione maschile, con Marco Lodadio agli anelli e Lorenzo Galli nell’all around, la ginnastica italiana si è ripreso il posto che le spetta nello scenario internazionale grazie alla sezione femminile. Le ginnaste guidate dal direttore tecnico Enrico Casella, infatti, hanno compiuto una vera e propria impresa centrando l’ingresso in ben tre finali.

L’inossidabile Vanessa Ferrari ha ottenuto il pass nella specialità del corpo libero, che da oltre un decennio la vede protagonista assoluta, insieme a Lara Mori che, con il 19° posto sui quattro attrezzi, ha disputata anche la finale delle migliori 24 all around per la gioia della sua allenatrice Stefania Bucci, ottenendo un eccellente 12° posto generale. A chiudere la manifestazione è stata proprio la finale al corpo libero con le due azzurre in pedana (nella foto insieme allo staff italiano).  Lara Mori è risultata, poi, 6° mentre Vanessa Ferrari, ultima a scendere in pedana, si è dovuta arrendere ancora una volta alla cattiva sorte, la rottura del tendine di Achille della gamba sinistra, dopo la seconda diagonale acrobatica, l’ha costretta a lasciare il campo gara in barella tra gli applausi scroscianti dei 12mila spettatori presenti sugli spalti. Ancora una volta la campionessa bresciana ha visto svanire una medaglia che sembrava avesse già al collo, e forse proprio quella più pregiata avendo aumentato per la finale il coefficiente di difficoltà del suo esercizio.

Appena rientrata in Italia, la 27enne ginnasta azzurra, già campionessa mondiale nel 2006, è stata subito operata a Brescia dal dottor Zattoni e l’intervento è riuscito perfettamente. "Vanessa ci ha abituati a grandi imprese e la conquista di questa ennesima finale mondiale non credo sarà l’ultima, è una combattente e supererà anche questa disavventura - ha dichiarato il capodelegazione in Canada il napoletano Rosario Pitton – un vero peccato per la positiva trasferta oltre Atlantico della delegazione azzurra che meritava tutt’altro finale".      
 
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