Cecchetto oro nella handbike, quarto podio per Morlacchi: l'Italia vola oltre Londra 2012

Cecchetto oro nella handbike, quarto podio per Morlacchi: l'Italia vola oltre Londra 2012
Giovedì 15 Settembre 2016, 16:34 - Ultimo agg. 16 Settembre, 10:21
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Lo sbarramento era a quota 28: sia per eguagliare il medagliere della spedizione olimpica appena conclusa, sia per ripetere il risultato complessivo dei Giochi paralimpici di Londra 2012. Sul lungomare di Pontal l'Italia paralimpica si proietta oltre l'uno e l'altro nella maniera più trionfale, grazie all'oro di Paolo Cecchetto, veterano della handbike categoria H3 con un conto aperto con la fortuna (poi è arrivato anche il 30° podio, con Federico Morlacchi nel nuoto, quarta medaglia per lui). C'era quattro anni fa l'atleta di Legnano e stava anche per vincere. Poi una caduta e l'amaro settimo posto finale. A 49 anni, come Zanardi, si è preso la rivincita grazie anche a Vittorio Podestà, già oro nella crono, che si è calato nei panni del gregario, tirando la volata al compagno di squadra. «È il coronamento di una carriera, un sogno che si avvera», esulta al traguardo Paolo. Che si prende giustamente la copertina di una giornata che ha raccontato il sorpasso medagliato degli azzurri sugli azzurri grazie a tutta la squadra di ciclismo. E che con un po' di fortuna in più avrebbe potuto regalare anche altri titoli olimpici.

SOLO CENTIMETRI
Volate fatali, nelle prove in linea, per i protagonisti del mercoledì da leoni - Alex Zanardi, Luca Mazzone e Francesca Porcellato - che devono accontentarsi di due argenti e un bronzo che non tolgono il sorriso a tre stelle che non hanno davvero null'altro da dimostrare.
«Che posso volere di più dalla vita?», chiede al traguardo quel concentrato di carisma e di positività che è Alex Zanardi. Una dichiarazione tanto più forte per il giorno in cui viene pronunciata. Ieri ricorreva il quindicesimo anniversario dell'incidente del Lausitzring in cui perse le gambe. Magari chi non lo conosce potrebbe pensare anche che il pensiero lo abbia distratto un poco durante la gara. Appunto: chi non lo conosce. «Sinceramente non ho pensato mai all'incidente - racconta a fine gara - Solo che nel finale ero un po' cotto, anche per i festeggiamenti di ieri (mercoledì, ndc). Insomma, non è la medaglia che sognavo, ma è comunque un risultato straordinario per me».

STAFFETTA D'ASSALTO
Attenzione, però: forse il meglio deve ancora venire perché oggi è in programma la staffetta dove Zanardi gareggerà con Vittorio Podestà e Luca Mazzone, oro a cronometro nella H2 e ieri secondo nella prova in linea. Peccato, per il pugliese. Una gara sempre in testa o fianco a fianco all'americano William Groulx, che lo ha poi battuto nella volata a due. Sorrisi e rimpianti anche per Francesca Porcellato, non una fuoriclasse quanto la fuoriclasse dello sport paralimpico. Nona partecipazione ai Giochi, tra estivi e invernali, a un passo dal terzo oro in tre discipline diverse. La prima volta nei 100 metri a Seul 1988, la seconda sulle nevi di Vancouver, nel 2010, sprint di fondo. La terza è arrivata ieri solo concettualmente: Francesca è stata la prima al traguardo nella categoria H3, ma le categorie sono state accorpate e così oro e argento sono andati alle atlete che l'hanno battuta in volata, la tedesca Reppe e la sudcoreana Lee. «C'è un pizzico di amarezza, ma da domani inizierò a pensare a una nuova avventura. Obiettivo Tokyo 2020?

NELLA NOTTE ITALIANA
Altre due medaglie sono arrivate nella notte italiana. Ad arricchire il medagliere azzurro con due argenti ci hanno pensato Federico Morlacchi, secondo nei 100 farfalla S9, e Francesco Bettella nella finale dei 50 dorso S1. Morlacchi ha chiuso la sua gara dei 100 farfalla col tempo di 59”52, meglio di lui solo il greco Michalentzakis, 59”27, bronzo all'ungherese Soros, 59”85. Per Bettella secondo gradino del podio
grazie al crono di 1'12”49 dietro all'ucraino Hennadii Boiko, 1'00”85, bronzo all'ucraino Anton Kol, 1'15»42.

Il medagliere azzurro sale così a 31 medaglie, 8 ori, 13 argenti e 10 bronzi.

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