Nadal: «Tornare numero uno
non è più un mio obiettivo»

Nadal: «Tornare numero uno non è più un mio obiettivo»
di Redazione Sport
Lunedì 27 Febbraio 2017, 12:43 - Ultimo agg. 12:56
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«Alla mia età non gioco per tornare numero uno, non è più un mio obiettivo. Se dovessi tornare ad esserlo, ben venga». A parlare è Rafa Nadal da Acapulco, dove ha scelto per rientrare nel circuito Atp dopo la sconfitta in finale all'Australian Open contro Roger Federer. Il 30enne maiorchino sottolinea di non voler compromettere la sua salute giocando troppi tornei. «Non farò come ho fatto quando avevo 22 o 23 anni, farò una programmazione adatta per arrivare pronto ai tornei e per avere una carriera più lunga possibile. Sono già stato numero uno, ho fatto molte più cose di quanto non avessi mai sognato e mi rimangono alcuni anni per continuare ad avere ambiziosi obiettivi, ma non così ambiziosi da accorciare la mia carriera». L'ex numero uno del mondo torna poi sui tanti problemi avuti nelle ultime due stagioni: «Fisicamente ora sto bene, domani non lo sappiamo... L'anno scorso sono stato sfortunato, mi sono infortunato nel momento in cui stavo meglio e dopo aver avuto un anno complicato come il 2015. È successo quello che è successo e abbiamo dovuto fermarci e ricominciare da zero».

Nadal commenta anche la scelta dello zio Toni Nadal di non essere più il suo allenatore dalla fine del 2017. «Toni è del tutto libero, come lo è stato sempre, di prendere le proprie decisioni e di scegliere ciò che più lo rende felice. Forse per lui è arrivato il momento di dedicarsi più ad altre priorità e l'accademia rientra tra queste, è un progetto molto ambizioso. Inoltre non dobbiamo dimenticare che ha famiglia, tre bambini e due di loro giocano a tennis. Gli piacerà seguire da vicino come evolveranno perché a lui piace molto l'allenamento formativo. È stato con me per tutta la vita e con lui il rapporto è stato un pò speciale: ho vissuto ogni giorno con lui e gli sono molto grato per tutto quello che ha fatto per me». Nel torneo messicano il vincitore di 14 prove dello Slam è accreditato della seconda testa di serie e pubblico e organizzatori sognano una finale contro Novak Djokovic (sarebbe la 50esima sfida tra i due) numero uno del seeding. «Sarei felice se accadesse. Per i giocatori il fatto che Novak sia in tabellone è sempre una brutta notizia. Ma per il torneo è fantastico che ci siano degli ottimi giocatori, è il miglior tabellone di sempre per Acapulco». Nadal chiude sottolineando che un decimo titolo al Roland Garros per lui non rappresenta un'ossessione: «Il mio grande obiettivo ora è il torneo di questa settimana.
Certo, se arriverò bene a Parigi penso di poter avere un'altra chance di vincere, ma non è un'ossessione. Quest'anno mi sento felice ogni settimana ed è la cosa più importante dopo i problemi fisici del recente passato».
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