Tour de France, Matthews vince la 16esima tappa: Froome ancora in maglia gialla

Tour de France, Matthews vince la 16esima tappa: Froome ancora in maglia gialla
di Francesca Monzone
Martedì 18 Luglio 2017, 17:27 - Ultimo agg. 18:56
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Michael Matthews della Sunweb ha vinto in volata  la sedicesima tappa del Tour de France, da Le Puyn en Velayn a Romans sur Isère di 165 chilometri. Al secondo posto  Boasson Hagen della Dimension Data seguito da John Degenkolb della Trek Segadredo. In classifica generale invariate le primissime posizioni con Froome sempre al comando seguito da Fabio Aru a 18", Romain Bardet 23" e Rigoberto Uran a 29".  Perde posizioni Daniel Martin della Quick Step Floors mentre sale in classifica Damiano Caruso della BMC che ora si piazza in decima posizione.

Nel giorno in cui la Grande Boucle ricorda Fabio Casartelli morto a causa di una caduta durante la quindicesima tappa,  abbiamo assistito ad una frazione  particolare animata dal team Sky e aiutato dal vento, dove tanti uomini di classifica sono rimasti attardati.

Tra questi, oltre a Daniel Martin anche  Alberto Contador della Trek Segafredo e Louis Meintjes UAE Fly Emirates. In difficoltà anche la maglia verde Marcell Kittel della Quick Step Floors. Bene invece Aru e Froome che sono riusciti a rimanere nel gruppo dei migliori sfruttando i ventagli, con il capitano della Sky che ha aspettato e aiutato Landa a cinque chilometri dal traguardo.

A due chilometri dal finale e sfruttando il vento Daniele Bennati della Movistar ha provato a sorprendere il gruppo che però ha annullato subito l'azione. Matthews ha lanciato la volata finale, passando forse, troppo vicino a Degenkolb che si è sentito spingere verso la transenna. Dopo il traguardo il tedesco si è andato a lamentare con Matthews alzando molto i toni e accusandolo di scorrettezza. Per l'australiano quella di oggi è la seconda vittoria alla corsa gialla dopo quella conquistata nella quattordicesima frazione.


Domani entreranno in scena le Alpi con le vette storiche della Grande Boucle come il Colle del Galibier, Colle du Telegraphe e l'Izoard e sarà guerra tra gli uomini di classifica. Froome dovrà difendere la maglia gialla, Aru cercherà di attaccare insieme a Bardet che vuole riportare la vittoria finale in Francia e Uran che si sta giocando la corsa della vita. Pericoloso potrebbe essere anche Alberto Contador che rimasto attardato in queste due settimane, potrebbe provare a lasciare il segno alla Grande Boucle. 

Saranno due giorni di fuoco dove in una classifica in cui i distacchi sono minimi tutto può veramente succedere. 

La tappa diciassette di 183 chilometri da La Mure a Serre-Chevalier, vedrà i corridori affrontare tre salite importanti. La prima sarà la celebre Col de la Croix de Fer, 24 chilometri divisi in tre settori con pendenze che arriveranno al 10%. Nel finale ci sarà la terribile accoppiata Telegraphe e Galibier. La prima sarà un'ascesa di 7100 metri con pendenze medie dell'otto per cento, la seconda e già affrontata dal Tour 59 volte sarà lunga quasi 18 chilometri e con pendenze che sfioreranno il 9 per cento. Appena scollinati i corridori affronteranno la lunga discesa di 28 chilometri che li porterà verso il traguardo. Il giorno dopo invece la tappa regina 178 chilometri da Briançon alla salita più dura del Tour che chiuderà la tappa sulla cima dell'l’Izoard.

Aru
"Non bisogna sottovalutare nulla abbiamo lavorato tantissimo. Sono entrato nel ventaglio e per questo ringrazio i miei compagni. Da domani ci saranno  due tappe spettacolari e cercheremo di dare il meglio". 

Matthews
"Vincere due tappe nello stesso Tour de France è sempre difficile. Realizzerò domani mattina quello che ho fatto oggi. Abbiamo cercato di guadagnare punti sulla maglia verde e quando siamo andati sull'ultimo traguardo volante e abbiamo visto che avevamo un buon vantaggio, abbiamo provato ad andare a prendere la tappa. Siamo riusciti a lavorato bene e abbiamo preso molti punti per classifica della maglia verde".

Froome 
"Ho visto che i miei ragazzi erano nella posizione giusta e hanno interpretato bene cosa fare e dove attaccare. Hanno portato me e Landa nelle giuste posizioni. Da adesso comincia la vera corsa domani sarà una tappa difficile. Le Alpi arrivano nel momento giusto abbiamo avuto un giorno di riposo e possiamo affrontare bene le montagne". 
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