Treni del gol: tra le gare taroccate
rispunta anche Catania-Avellino

Treni del gol: tra le gare taroccate rispunta anche Catania-Avellino
di Alfonso D'Acierno
Giovedì 8 Settembre 2016, 11:09 - Ultimo agg. 15:40
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Inizierà il 22 novembre prossimo a Catania il processo penale per i sette indagati nell’inchiesta «I treni del gol». Il rinvio a giudizio disposto ieri dal Gup Francesca Cercone era considerato inevitabile nonostante la difesa di Pulvirenti e degli altri indagati, l’ex ad Pablo Cosentino, l’ex Ds Daniele Delli Carri, l’ex agente di scommesse Giovanni Impellizzeri e i procuratori e faccendieri Fabrizio Milozzi, Fernando Arbotti e Piero Di Luzio, avesse fatto appello alla teoria “dell’omicidio senza morto“, cioè alla mancata prova del contatto ultimo con i giocatori. Gli imputati andranno a giudizio e dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. L’Avellino è indirettamente coinvolto, in quanto, su richiesta della Procura di Catania, la partita con il Catania è stata inserita nelle sei gare ritenute truccate.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, invece, il match non era stato contemplato. Si insiste su una gara che ai più è apparsa totalmente regolare con la squadra irpina palesemente danneggiata in quella circostanza. Bisognerà a questo punto vedere se nel corso del processo saranno evidenziati altri particolari su questa partita per la quale fino ad ora non è emerso nessun contatto se non delle celle telefoniche intercettate in provincia di Avellino. Le conversazioni però non sono state mai acquisite e registrate. Nel processo si sono costituiti parte civile Figc, Lega Serie B, la società di scommesse SK365 Malta Limite e una trentina di tifosi del Catania. Il reato contestato è di responsabilità amministrativa. Pulvirenti, durante l’interrogatorio di garanzia al Gip, ha ammesso di avere pagato 100mila euro ciascuno per le partite vinte con Varese e Trapani, e 50mila euro ciascuno per ottenere il successo su Latina e Ternana, ma ha sempre smentito la combine con l’Avellino. Intanto dalla Procura Federale trapelano le prime indiscrezioni sull’altra vicenda di calcio scommesse che tre mesi fa fece registrare l’arresto dell’ex capitano dell’Avellino Francesco Millesi e Luca Pini. Nelle prossime settimane dovrebbero essere ascoltati altri personaggi, tra cui il difensore del Genoa ed ex biancoverde Armando Izzo che fino ad oggi non è stato interrogato dal procuratore Stefano Palazzi. Per gli inizi di ottobre dovrebbero arrivare i primi deferimenti.
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