Salernitana, rimonta da favola: Aversa ko ma esce tra gli applausi

Salernitana, rimonta da favola: Aversa ko ma esce tra gli applausi
di Eugenio Marotta
Lunedì 15 Settembre 2014, 12:32 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 14:52
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Salerno. All’inferno e ritorno. La Salernitana trema, incassa va al tappeto, ma è capace pure del doppio colpo che vale il ko e la vetta della classifica. Finisce 4-3 il derby con l’Aversa Normanna. La formazione ospite, allenata dal salernitano Raffaele Novelli, spaventa gli ottomila dell’Arechi, va in doppio vantaggio per ben due volte (doppietta di Cicerelli e rete di De Vena per gli ospiti) e poi crolla sotto le bordate di Negro e Mendicino.



Una partita da brividi. La Salernitana, sotto gli occhi di Claudio Lotito, si rialza con i “panchinari” di lusso che entrano, innescano le doppiette e ribaltano il derby tutto di colore granata. Nel bilancio della partita mattutina (si è giocato alle 11) sette reti, un palo ed un rigore fallito a tempo scaduto. Le squadre hanno giocato soltanto apparentemente a specchio. Diverso il tridente dei due schieramenti. Quello della Salernitana più di posizione. Quello di Novelli più di movimento, infarcito di tanti ex a fare da chioccia ad un manipolo di giovani speranze tra cui l'enfant prodige Cicerelli (doppietta per l'ex Barletta classe '94) e il play maker Pierre, scuola Genoa. Menichini conferma uomini e modulo dell'exploit di Martina. Saranno uguali anche i cambi. Ancora una volta tutti azzeccati. I granata partono in quarta: la squadra spinge sugli esterni e sfiora il vantaggio con Nalini (tra i migliori in campo) e Bianchi. L'Aversa non si spaventa. Anzi. Gli ospiti passano in vantaggio alla prima occasione e alla prima ripartenza. Bruciante. Carbonaro si inserisce a metà campo, guadagna metri e serve Cicerelli che calcia da fuori area: Bianchi la devia e Gori non ci arriva. I padroni di casa accusano il colpo.



La squadra ancora una volta fatica a fare gioco.
Poche geometrie, poco movimento e avversari che arrivano sempre in anticipo sulle seconde palle. Gabionetta non è ispirato, Calil non è una prima punta (e si vede) e Nalini si deve caricare sulle spalle tutto il peso dell'attacco. Il centrocampo si limita a fare filtro, non sempre gli riesce e la frittata è fatta. Almeno nel primo tempo. Nella ripresa, infatti, la musica cambia in funzione anche dei cambi di Menichini e del calo (fisico) dell'Aversa. Subito dentro Negro per uno spento Castiglia e Menichini abiura il tridente. La Salernitana gioca con il 4-2-3-1 e prova a rialzare la testa. Gli ospiti, però, non stanno a guardare. L'Aversa prima scheggia il palo con Cicerelli su punizione (12') e poi raddoppia con De Vena (22') che si libera di un ingenuo Bianchi e buca Gori sul suo palo. E siamo ai 3' d'inferno in cui accade di tutto: tre reti in 180'' con il grande carattere della Salernitana che viene nuovamente fuori. Negro accorcia (23') e non ha neppure il tempo di esultare che Cicerelli (24') ristabilisce le distanze con un jolly. Negro, però, non ci sta ed accorcia ancora. Ancora un assist di Nalini e l’ex Benevento innesca la doppietta. La curva esplode, la Salernitana ci crede e Mendicino veste nuovamente il ruolo del super eroe. L'attaccante di testa pareggia i conti (31') prima di svestire i panni di Clark Kent. Super Mendo ('43) manda in estasi l'Arechi con un piattone destro che regala il primo successo casalingo alla Salernitana. A tempo scaduto, Gabionetta fallisce un penalty dopo essersi procurato al massima punizione con una magia tipicamente brasiliana. Poco importa. Alla fine applausi per tutti. Anche per l'Aversa che esce a testa alta e con l'onore delle armi dall’Arechi.
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