Paura a Benevento: casalinga ricoverata al Rummo per meningite

Paura a Benevento: casalinga ricoverata al Rummo per meningite
Domenica 26 Novembre 2017, 08:31
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Nessun allarme per il caso di meningite da streptococco bonis che ha colpito la donna attualmente ricoverata all’ospedale Rummo. Si tratta di una casalinga del capoluogo, le cui condizioni non destano preoccupazioni e per la quale è già stata messa in atto la necessaria profilassi. Il ricovero per sospetta meningite, di origine batterica, è avvenuto nella giornata di venerdì e, ancor prima di procedere alle analisi necessarie a isolare il ceppo responsabile della malattia, i dirigenti del reparto di Infettivologia del Rummo hanno informato, come previsto dalla normativa vigente, il dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’Asl che ha il compito di attivare i protocolli previsti in questi casi per effettuare la profilassi alla famiglia della paziente. In questo caso solo ai familiari, per quanto ha reso noto lo stesso Dipartimento di Igiene, in quanto la donna, essendo casalinga, non è entrata in contatto diretto con ambienti lavorativi. 

E peraltro, si parla di un episodio isolato, che fa parte dei casi cosiddetti attesi, vale a dire quelli che, da sempre, si manifestano nel corso di un anno. Infatti, nel mese di aprile del 2016, al pronto soccorso dell’ospedale Rummo era stata ricoverata una ragazza poco più che ventenne che mostrava i sintomi di esordio della meningite che, in genere, sono: febbre, cefalea, rigidità del collo e alterazione dello stato mentale. I medici avevano effettuato gli esami necessari e ne avevano predisposto il trasferimento all’ospedale Cotugno del capoluogo campano, specializzato in malattie infettive e urgenze infettivologiche, dove era stata poi curata. Esistono due tipi di meningite, quella virale detta anche meningite asettica, che ha esiti meno gravi rispetto a quella batterica, sicuramente più grave e con esiti anche mortali, che viene trattata con terapia antibiotica. Il rischio di contrarre la meningite c’è solo se ci si trova a contatto per un minimo di 4 0 5 ore di seguito, in un ambiente umido, con una persona che abbia l’infezione in atto. Il contagio avviene, infatti, per passaggio del batterio responsabile dell’infezione, da un organismo all’altro. 
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