Benevento, De Luca e “CampaniAlleva”: «Ora diventi la Vinitaly del Sud»

Il governatore elogia l’Expo sannita e ne prospetta un’ulteriore crescita

De Luca e Mastella a "CampaniaAlleva"
De Luca e Mastella a "CampaniaAlleva"
di Antonio Mastella
Lunedì 22 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:33
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«È un evento dai numeri triplicati rispetto alla prima edizione: una conferma e, insieme, una testimonianza eccezionale di cosa siano stati capaci gli organizzatori creando una manifestazione che, a giusto titolo, è da considerarsi la più importante del settore, per numeri raggiunti e qualità evidenziata, nel Centro-Sud. Nostro compito sarà quello di lavorare perché diventi di valore nazionale se non internazionale». È l’entusiastico commento col quale il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca ha posto il sigillo istituzionale al valore di «CampaniAlleva, Expo’24» che ha accolto, in tre giorni, l’ultimo ieri, circa 300mila visitatori.

Una cifra che è qualcosa in più del doppio rispetto allo scorso anno con espositori costretti a trovare alloggio in altre province, essendo tutto esaurita la disponibilità alberghiera nel Sannio. Un riconoscimento manifestato nel corso del suo intervento nello stand della Coldiretti in cui si è tenuto un convegno conclusivo su «Zootecnia e Sud». È stata un’attestazione così convinta da spingerlo a sostenere che «dobbiamo lavorare perché sin dalla prossima edizione, questa fiera venga posta sullo stesso piano di quella del Vinitaly di Verona».

Un obiettivo, che va costruito «supportando i nostri agricoltori nel loro impegno quotidiano; affrancandoli dai lacciuoli della burocrazia; sostenendo le loro battaglie, come quella meritoria della Coldiretti al Brennero per eliminare la concorrenza sleale e assicurare loro il giusto guadagno con norme che sanciscano la reciprocità nella firma dei contratti. È una battaglia che condurremo a Bruxelles».

Il Consiglio e la Commissione europea, dunque, se ne facciano una ragione. Per dimostrare quanto ne avverta la necessità, De Luca ha apposto la sua firma alla richiesta della etichettatura obbligatoria a livello europeo per la tracciabilità dei prodotti alimentari. Va costruita una agricoltura 4.0 che «attragga i giovani, ne arresti la fuga, diventi occasione di lavoro – ha continuato - in un segmento fondamentale della nostra economia». La battaglia deve essere a tutto campo.

«Perché il settore primario progredisca, diventi sempre più efficiente – ha avvertito – siamo in trincea per affrontare problemi come la fauna selvatica; le devastazioni dei cinghiali che sono un problema nazionale. Va, allo stesso tempo, mosso ogni passo perché il credito diventi più accessibile». Nel ringraziare il governatore per la sua assoluta disponibilità, Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale dell’organizzazione, ha sollecitato «tolleranza zero contro ogni forma di concorrenza iniqua in Europa; ne siamo stanchi – ha confidato- . Vanno imposte le stesse regole che i nostri agricoltori sono tenuti ad osservare». «Per questo, è uno sforzo che deve coinvolgere – ha precisato De Luca - le istituzioni, ad ogni livello, a cominciare dal Governo».

Davide Minicozzi, presidente di «CampaniAlleva», forte anche del successo politico ottenuto, non ha esitato ad affermare che «grazie al sostegno della Regione, al costante appoggio dell’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, siamo riusciti a raggiungere un livello qualitativo tale da calamitare l’attenzione e l’apprezzamento del mondo zootecnico nazionale».

È evidente, in ogni caso che «vi è bisogno di investimenti – ha osservato il presidente regionale di Coldiretti Ettore Bellelli – per ottenere la sostenibilità economica prima ancora che ambientale, soprattutto per le aree interne. Occorre puntare sui giovani stimolati anche dalle possibilità occupazionali che una mostra come questa ha lasciato chiaramente intravedere». In questa ottica, il sindaco del capoluogo Clemente Mastella ha assicurato ogni sostegno possibile.

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Un salto di qualità l’appuntamento l’ha compiuto anche dal punto di vista culturale, della ricerca, in particolare. Notevole lo sforzo in questo senso di Filippo Liverini, patron dell’omonima azienda leader di mangimi. Nel suo stand, in tre giorni, si sono tenuti numerosi talk-show volti a favorire «la formazione e crescita – ha annotato - dei nostri allevatori».

Per la prima volta, poi, ha partecipato l’Arma, Comando unità forestali ambientali e agroalimentari, con un proprio stand in cui era disponibile ampia documentazione su cosa significhi la biodiversità e la sua difesa. Il direttore generale dell’associazione italiana allevatori, Mauro Donda, friulano, si è detto «entusiasta dell’evento. È stata la dimostrazione di cosa sia possibile da questa parti con il livello altissimo raggiunto e messo in evidenza dagli allevatori».

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