Squalifica Lucioni, lo sfogo choc:
«Svegliatevi in casse di mogano»

Squalifica Lucioni, lo sfogo choc: «Svegliatevi in casse di mogano»
di Delia Paciello
Mercoledì 17 Gennaio 2018, 18:50 - Ultimo agg. 19:55
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Parole forti quelle di Fabio Lucioni, che non ci sta ed esprime il suo dissenso sui social. Una decisione ingiusta secondo il capitano del Benevento, che da sempre aveva portato avanti la tesi della propria innocenza  affermando che l’anabolizzante gli era stato somministrato dal medico sociale. Trovato positivo al Clostabol, il Tribunale Nazionale Antidoping ha comunque emanato una sentenza  che costerebbe un anno di squalifica al giocatore e quattro al medico della società sannita. Da qui però sfogo shock del difensore, che punta il dito proprio contro il tribunale. «Con la speranza che domani mattina vi svegliate congelati e per trasportavi servono delle casse di mogano. A buon intenditore poche parole…», è il messaggio al veleno lanciato attraverso le Stories di Instagram. Forse parole esagerate che potrebbero portare altre conseguenze per Lucioni.



Lo stesso Lucioni, però, dopo qualche ora lancia un altro messaggio per rinnegare la paternità del post: «Solo dopo qualche ora sono venuto a conoscenza delle frasi apparse sul mio Instagram, immediatamente rimosse. Mi scuso personalmente e ci tengo a precisare che il profilo in esame è gestito da terzi, i quali sono stati tempestivamente allontanati. Quelle frasi non sono né il mio pensiero né il mio modo di essere». Distanze quindi da quegli auspici di morte e da quelle parole rabbiose.



Restano invece i ringraziamenti per il presidente Oreste Vigorito e per il club, che gli è stato sempre vicino, facendogli sentire il proprio apporto e calore. «Ho sentito le dichiarazioni a caldo del presidente e non posso che sposarle appieno e oltre al danno societario, anche quello personale è veramente grande», ha sottolineato il calciatore ai microfoni di Sky.  Si penserà ora ad un ricorso: l’avvocato Saverio Sticchi Damiani è pronto ad invocare l’assoluta mancanza di responsabilità del suo assistito.
 
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