Gabbiadini non va capito e va multato perché il Napoli è un'azienda

Improvvisamente il Napoli è la grande famiglia in cui si perdona un calciatore professionista, Gabbiadini, che viene colto da un raptus in campo e prende a calci un avversario dopo mezz'ora di una partita che la sua squadra, reduce da tre sconfitte, sta vincendo. La trance agonistica? Ma per favore. Se Gabbiadini, come dice il suo allenatore, non sa gestire la pressione, esistono figure professionali che possono aiutarlo: non sarebbe un peccato rivolgersi a uno psicologo, lo hanno fatto tanti atleti con risultati positivi.

Il Napoli è un'azienda e in un'azienda esistono delle regole chiare ed ecco perché Gabbiadini, assente nelle prossime due partite per squalifica, va multato. Pensate, il legale del club, Grassani, ha perfino rinuciato a presentare ricorso temendo in appello un inasprimento della pena con l'aggravante della condotta violenta. 

Mi dispiace per Gabbiadini, ne ho scritto tanto in questi mesi, a cominciare da fine maggio, quando mi permisi di rilevare che il suo contributo sarebbe stato prezioso per il Napoli. Ma di questo Gabbiadini nessuno avverte il bisogno. Purtroppo.