Azzurri sempre al top: prima risposta alla Juve di Higuain

Azzurri sempre al top: prima risposta alla Juve di Higuain
di Francesco De Luca
Domenica 11 Settembre 2016, 10:06
2 Minuti di Lettura
 Spietati, come devono essere i giocatori di una grande. Un tempo di attesa, confrontandosi contro un passivo Palermo che pensava soltanto a difendersi, poi nella ripresa il Napoli è esploso. Con tre gol in 18’, la risposta alla Juve che ne aveva fatti altrettanti in 22’ (straordinaria doppietta di Higuain). Mai pericolosi i rosanero.

Anzi quando hanno provato a spaventare gli azzurri - dentro l’attaccante macedone Nestorovski dopo l’intervallo - hanno incassato i primi due gol, costruiti sul lato mancino con gli assist di Ghoulam (azionato da Zielinski) e Insigne per Hamsik e Callejon. Che, poi, si è ripetuto su assist del giovane polacco, uno dei grandi colpi del mercato: azione di grande qualità, da una parte all’altra del campo, finalizzata dallo spagnolo arrivato a 4 reti in tre partite (capocannoniere del campionato con il granata Belotti).

Senza il Pipita, sembra che vi siano più chance per gli altri componenti del tridente e per Hamsik, il capitano che ha scavalcato Maradona arrivando a 82 gol in campionato. Non è casuale che nelle prime tre partite siano state segnate nove reti: una rinnovata dimostrazione di forza dopo il grande e tumultuoso addio di fine luglio. Ieri sera a secco è rimasto Milik, su cui non deve gravare il peso del confronto con Higuain, tuttavia il polacco prenda ad esempio la partecipazione al gioco che sapeva fare il Pipita nelle sue migliori giornate, cercando di essere meno statico.

Sarri ha fatto un po’ di turnover, attingendo a quella che ha definito una rosa temporaneamente risicata a causa delle imperfette condizioni di alcuni azzurri, perché martedì c’è il debutto in Champions League.
Dentro Maggio (ultima apparizione da titolare il 3 febbraio in casa della Lazio), Zielinski e Insigne con il nuovo look biondo platino. Il 34enne laterale ex nazionale non ha il passo di Hysaj, ma ci mette l’anima; il polacco ha confermato eccellenti qualità e Lorenzo, preferito a Mertens, ha giocato con tecnica, umiltà e intelligenza, arretrando spesso sulla linea della difesa per sostenere Ghoulam. È questo il modo giusto per mettere il tecnico in difficoltà e tenere aperto il ballottaggio con il belga.
© RIPRODUZIONE RISERVATA