Batistuta: «Higuain come me? Io ero io.
Che rabbia vedere ancora Totti...»

Batistuta: «Higuain come me? Io ero io. Che rabbia vedere ancora Totti...»
di Mario Tenerani
Venerdì 30 Settembre 2016, 15:57 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 08:31
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«Vedere ancora giocare Totti, mi fa rabbia…» E scoppia a ridere. Gabriel Batistuta è vecchio amico del capitano giallorosso. «Francesco è un grande, come ragazzo e come giocatore. Come giocatore lo conoscono tutti, come ragazzo lo conoscono in pochi: ecco, io sono fortunato in questo e posso dire che è una brava persona». Il Re Leone, fiorentino nell’animo, ma che nel 2001 a Roma vinse uno scudetto storico insieme Francesco Totti, continua a guardare con ammirazione le imprese del numero 10 della Roma. Batistuta oggi era in Palazzo Vecchio a Firenze, insieme al sindaco Nardella, le autorità cittadine, Giancarlo Antognoni e Moreno Roggi, per presentare la “Partita Mundial”, evento di beneficenza, che si giocherà al Franchi lunedì sera alle 20,45 e che vedrà coinvolti grandi ex campioni del calcio e personaggi dello spettacolo. Tutto l’incasso sarà devoluto in beneficenza alle onlus fiorentine e alle vittime del recente sisma che ha colpito Lazio, Umbria e Marche (Sportitalia alle 23 trasmetterà la differita, mentre in rete la diretta sarà curata da Tuttomercatoweb). 

Batistuta, che sempre lunedì 3 riceverà dal consiglio comunale di Firenze la cittadinanza onoraria, si è soffermato anche su altri temi del campionato italiano. «Higuain il mio erede? Lo dice la stampa. Io sono stato e sono felice di essere stato quello che sono stato. Forse Higuain è meglio, forse peggio, non lo so». Intanto c’è un caso Icardi: segna a raffica nell’Inter e non viene convocato in nazionale. «Il problema è che non possono giocare tutti in nazionale. La fortuna per noi tifosi dell'Argentina è che ci sono tanti che possono tranquillamente vestire quella maglia. In questo momento Icardi non ha posto anche se è un grandissimo e neanche Tevez. Purtroppo questo è il calcio, non possiamo giocare con tutti attaccanti». Inevitabile soffermarsi sulla Fiorentina: «La partita di ieri non mi sembra la partita giusta per trarre molte conclusioni. Loro hanno giocato in dieci per tanto di tempo e lì la Fiorentina ha preso un po' di gol di vantaggio, giocando in scioltezza. Mi sembra anche presto per dire se la Fiorentina può andare lontano oppure no. Ci sono ancora troppe partite».

Conclusione sulla “Partita Mundial” tra Italia e Resto del Mondo con due capitani di eccezione, Antognoni e Batistuta:
«Invitarmi a Firenze è stato facile. Per me è sempre un piacere essere qui, mi sento a casa. L'ho detto piu' volte. Ora devo provare a giocare lunedì. Entrare al 'Franchi' mi fa venire un'altra volta la pelle d'oca come quando ero giocatore. Spero di trovare i tifosi, tanta gente e che lo stadio sia pieno. Sono felicissimo e non vedo l'ora che arrivi lunedì anche perché diventero' cittadino fiorentino.

Una cosa che ho sempre sognato; tenevo e tengo a vivere la città. Sono già emozionato adesso».

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