Bayern in crisi, Guardiola nella bufera:
lo staff medico si dimette in blocco

Bayern in crisi, Guardiola nella bufera: lo staff medico si dimette in blocco
Venerdì 17 Aprile 2015, 08:37 - Ultimo agg. 08:39
3 Minuti di Lettura
«Per motivi inspiegabili, la sconfitta di Oporto è stata attribuita ai medici: mancano i presupposti di un rapporto di fiducia». È un vero e proprio terremoto quello sancito a 24 ore dalla sconfitta di Oporto dai medici del Bayern Monaco, che si sono dimessi in blocco contro Guardiola. A guidare il clamoroso gesto Hans-Wilhelm Muller-Wohlfahrt, 72 anni, luminare della medicina sportiva tedesca: lavorava con i bavaresi dal '77, sedeva su quella panchina dal '96, è medico della nazionale tedesca e campioni come Bolt e Becker lo considerano una sorta di 'santone'.



Ma Guardiola, dopo l'1-3 subito dai portoghesi, aveva parlato delle assenze per infortunio, in particolare quelle di Robben e Alaba, che si aggiungevano per la verità a Ribery, Benatina, Schweinsteiger e Xabi Martinez. «È un fulmine a ciel sereno, non ne sapevamo nulla», la prima reazione di un portavoce dei bavaresi.



Nella serata Champions che ha consacrato Suarez e portato di nuovo alle stelle il 'suo' Barcellona, il crollo del Bayern aveva già fatto un gran clamore, a dispetto delle rassicurazioni di Mueller («siamo il Bayern, all'Arena rimonteremo»).



È vero che i bavaresi sono scesi al 'do Dragaò senza sei big (Robben, Alaba, Javi Martinez, Ribery, Schweinsteiger e Benatia), è vero che fra 5 giorni all'Allianz Arena avranno la possibilità di ribaltare il risultato ma resta la figuraccia e il rischio concreto di un bis del 2014, anche se allora a far fuori la corazzata bavarese provvide un supersonico Real.



E il giorno dopo il tracollo la stampa tedesca non è certo tenera: «Notte fonda» ('Bild'), «Qualificazione appesa a un filo» ('Suddeutsche Zeitung'), «Sull'orlo dell'eliminazione» ('Spiegel'), «Il Bayern trema» ('Ard tv'). Titoli a parte, il succo degli articoli è più o meno lo stesso: una prestazione pessima, scialba, condita da clamorosi errori individuali che mettono a serio rischio la quarta semifinale consecutiva dei bavaresi in Champions e il sogno di un altro 'triolè dopo quello targato Heynckes nel 2013.



Pep Guardiola poi è come se avesse perso due volte, visto che il tracollo è avvenuto nella notte che ha visto risorgere il «suo» Barcellona che lo ha consacrato alla storia. Arrivato dopo l'anno sabbatico al posto di Heynckes, il tecnico spagnolo ha imposto la sua filosofia di gioco e per diversi mesi ha giocato un grande calcio.



La batosta contro il Real Madrid nella semifinale di Champions League di un anno fa ha però incrinato le certezze bavaresi che avevano portato Guardiola comunque a vincere scudetto e Coppa di Germania. Un anno dopo, il discorso si ripete e la squadra rischia uno stop fragoroso. Il terribile uno-due di Ricardo Quaresma nel giro di 7' a inizio partita è stato decisamente troppo anche per chi in questa stagione è stato finora praticamente un rullo compressore ma più che i gol presi (frutto di errori marchiani di Xabi Alonso, Dante e Boateng e quindi di tenuta mentale) è stata la gestione della gara a preoccupare il tecnico catalano che avrà ora cinque giorni per esorcizzare i fantasmi lusitani e salvare la stagione, anche se rischia di giocare di nuovo senza i big nella gara più importante della stagione.



Un paradosso per una squadra che si avvia a vincere a mani basse l'ennesima Bundesliga, e per il 2/o anno di fila, ma che sarebbe svilita dal precoce fallimento Champions.