«L’ esordio è sempre una partita che tutti aspettano con curiosità, diversa rispetto alle altre. Noi abbiamo un piccolo vantaggio che è quello di conoscerci, è stato come continuare il lavoro. Insidie ce ne sono sempre, non è una gara scontata. Il Benevento è una squadra che ha conoscenze e ha un modo suo di fare calcio: mi ricorda il mio primo Ascoli o il Toro di Ventura: Baroni ha le idee chiare». Si riparte dal decimo posto col quale la Samp ha concluso il campionato appena andato in archivio e che Marco Giampaolo vorrebbe – se possibile – migliorare. E’ vero che la squadra di Ferrero è fra quelle che ha cambiato meno rispetto a tre mesi fa, ma è anche vero che la sfida di stasera sarà la prima dopo tre stagioni senza Luis Muriel. L’attaccante colombiano ha salutato la compagnia dopo 84 partite e 24 reti realizzate in tutte le competizioni e si è tuffato a capofitto in un’esperienza senza dubbio più stimolante a Siviglia. Il punto fermo da cui ripartire è Fabio Quagliarella il quale sarà regolarmente in campo per la prima contro il Benevento, pur avendo saltato qualche allenamento in settimana.
«Per me Fabio è un valore aggiunto di questa squadra – ha sentenziato Giampaolo – in primis perché è un calciatore che sa giocare le partite.
E’ consapevole della propria forza, ha una buona serenità e grossa autostima, questo non può far altro che bene». Eppure il reparto avanzato è quello con maggiori incognite, proprio perché il mercato in entrata della Samp è legato a doppia mandata al futuro di Schick. L’attaccante ceco, dopo le visite mediche non andate a buon fine con la Juventus, sembra destinato all’Inter anche se il presidente Ferrero non è affatto intenzionato a fare sconti. Inoltre non può essere ancora a disposizione, costringendo così Giampaolo ad avere coperta corta in prima linea. Anche l’ex tecnico dell’Empoli sembra ormai rassegnato a perdere Schick. «Teoricamente dovrei dire che è un giocatore della Samp ma in pratica non lo è, anche perché non conosco i tempi di recupero. Se dovesse restare, vedremo cosa bisognerà fare per rimetterlo a posto. Comunque al mercato non ci penso, conta solo la gara col Benevento. Posso dire che reputo i miei giocatori i migliori al mondo e penso solo ad allenare quello che ho a disposizione». Ed ora, restando all’attacco, c’è Caprari come partner di Quagliarella. L’ex Pescara è arrivato in blucerchiato nell’operazione che ha portato Skriniar, altra rivelazione dello scorso campionato, all’Inter e per adesso parte titolare. Poi si vedrà.