Benevento, mille tifosi
al debutto con la Samp

Benevento, mille tifosi al debutto con la Samp
Domenica 20 Agosto 2017, 18:43 - Ultimo agg. 19:26
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Esordio in A più complicato del previsto per il Benevento oggi con la Sampdoria a Genova. L’allenatore Marco Baroni si ritrova a fare i conti con l’emergenza infortuni. Il tecnico giallorosso dovrà fare a meno del mediano Chibsah e dell’attaccante Ceravolo, mentre per quanto riguarda Costa, uno degli ex insieme col centrocampista Eramo squalificato, si deciderà in extremis, in quanto l’esperto centrale ha un problema alla schiena e difficilmente potrà reggere 90’. Problemi anche in attacco: le punte a disposizione sono Coda e Puscas, in panchina andranno il diciottenne Brignola e il guineano Cissè, mai impiegato nei test estivi ma richiamato d’urgenza per l’emergenza. Lo schieramento iniziale sarà il 4-4-2 su cui il tecnico toscano ha lavorato nel precampionato. Se Costa dovesse alzare bandiera bianca, a fare coppia con capitan Lucioni al centro della difesa sarà Camporese. Ballottaggio tra i terzini Venuti e Di Chiara. Il primo è in vantaggio e dovrebbe agire sull’out destro con spostamento di Letizia sul fronte mancino. In mediana, Viola e Del Pinto si giocano una maglia al fianco di Cataldi. A Genova non c’è il il direttore sportivo Di Somma, ai ferri corti con allenatore e dirigenza per questioni di mercato. Ci sarà, invece, il patron Oreste Vigorito, rientrato dalle vacanze. A sostenere gli stregoni circa mille tifosi che non vogliono perdere l’ esordio in serie A della squadra, dopo 88 anni di attesa. Sul fronte opposto la nuova vecchia Sampdoria riparte da Marassi e da una squadra campana. Dal Napoli, che lo scorso maggio s’impose 4-2 per sperare nel secondo posto, al Benevento: due punti diametralmente opposti di una griglia di partenza che vede i blucerchiati come l’anno scorso, a metà. Ma guai a parlare di esordio agevole a Giampaolo.


«L’ esordio è sempre una partita che tutti aspettano con curiosità, diversa rispetto alle altre. Noi abbiamo un piccolo vantaggio che è quello di conoscerci, è stato come continuare il lavoro. Insidie ce ne sono sempre, non è una gara scontata. Il Benevento è una squadra che ha conoscenze e ha un modo suo di fare calcio: mi ricorda il mio primo Ascoli o il Toro di Ventura: Baroni ha le idee chiare». Si riparte dal decimo posto col quale la Samp ha concluso il campionato appena andato in archivio e che Marco Giampaolo vorrebbe – se possibile – migliorare. E’ vero che la squadra di Ferrero è fra quelle che ha cambiato meno rispetto a tre mesi fa, ma è anche vero che la sfida di stasera sarà la prima dopo tre stagioni senza Luis Muriel. L’attaccante colombiano ha salutato la compagnia dopo 84 partite e 24 reti realizzate in tutte le competizioni e si è tuffato a capofitto in un’esperienza senza dubbio più stimolante a Siviglia. Il punto fermo da cui ripartire è Fabio Quagliarella il quale sarà regolarmente in campo per la prima contro il Benevento, pur avendo saltato qualche allenamento in settimana.


«Per me Fabio è un valore aggiunto di questa squadra – ha sentenziato Giampaolo – in primis perché è un calciatore che sa giocare le partite.
E’ consapevole della propria forza, ha una buona serenità e grossa autostima, questo non può far altro che bene». Eppure il reparto avanzato è quello con maggiori incognite, proprio perché il mercato in entrata della Samp è legato a doppia mandata al futuro di Schick. L’attaccante ceco, dopo le visite mediche non andate a buon fine con la Juventus, sembra destinato all’Inter anche se il presidente Ferrero non è affatto intenzionato a fare sconti. Inoltre non può essere ancora a disposizione, costringendo così Giampaolo ad avere coperta corta in prima linea. Anche l’ex tecnico dell’Empoli sembra ormai rassegnato a perdere Schick. «Teoricamente dovrei dire che è un giocatore della Samp ma in pratica non lo è, anche perché non conosco i tempi di recupero. Se dovesse restare, vedremo cosa bisognerà fare per rimetterlo a posto. Comunque al mercato non ci penso, conta solo la gara col Benevento. Posso dire che reputo i miei giocatori i migliori al mondo e penso solo ad allenare quello che ho a disposizione». Ed ora, restando all’attacco, c’è Caprari come partner di Quagliarella. L’ex Pescara è arrivato in blucerchiato nell’operazione che ha portato Skriniar, altra rivelazione dello scorso campionato, all’Inter e per adesso parte titolare. Poi si vedrà.
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