Calciopoli, rinvio verdetto in Cassazione. Moggi: «Fiducia solo nella legge»

Moggi e Giraudo
Moggi e Giraudo
Giovedì 22 Gennaio 2015, 12:41 - Ultimo agg. 13:13
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È stata rinviata a lunedì 23 marzo l'udienza in Cassazione del processo 'Calciopoli' che vede imputati, tra gli altri, Moggi, Giraudo, De Santis, Bertini, Rocchi, Lanese e Dondarini. Lo ha appena detto il presidente della Terza sezione penale Aldo Fiale. Oggi si svolgerà solo la relazione introduttiva della vicenda giudiziaria: il 23 marzo parlerà il Pg Mazzotta e poi le difese. In Cassazione è venuto lo stesso Moggi che non ha rilasciato dichiarazioni.



«È mia intenzione oggi incardinare il processo, con lo svolgimento della relazione introduttiva, ma la complessità delle corpose questioni di diritto che pone questa vicenda, richiede che l'udienza slitti per il suo proseguimento al prossimo 23 marzo»: lo ha detto il presidente della Terza sezione penale Aldo Fiale decidendo il rinvio del processo 'Calciopoli'. Fiale ha aggiunto inoltre che sarà «corposa» anche la requisitoria che il 23 marzo svolgerà il Pg Mazzotta.



«Per Giraudo è già tutto prescritto ma nell'udienza del 23 marzo, in Cassazione, mi batterò per mettere in evidenza la prova della sua innocenza. La contestazione di associazione per delinquere non sta in piedi perché il Totocalcio non mette a rischio l'ordine pubblico»: lo ha detto l'avvocato Massimo Krogh che difende l'ex ad della Juve Giraudo nel processo Calciopoli. Krogh ha parlato a margine dell'udienza innanzi alla Terza sezione penale della Cassazione e poi ha lasciato il Palazzo di Giustizia.



«Ho fiducia solo nella legge»: lo ha detto l'ex dg della Juve Luciano Moggi uscendo dalla Cassazione.
Ai cronisti che gli chiedevano se la sua fiducia finora è stata ben riposta, Moggi ha replicato: «arrivederci, vado a pranzo» sbarrando la strada ad altre domande di tipo 'processuale'. Scherzando ha però aggiunto: «a marzo però vedrete che avrò molte cose da dire e riempirete le pagine!». Moggi è difeso dall'avvocato Maurilio Prioreschi del Foro di Roma e da Luca Trofino di Napoli.
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