Caso Sturaro, Di Gennaro attacca:
«Lui 12 anni, tu quando diventi uomo?»

A sinistra Stefano Sturaro, a destra Angelo Di Gennaro
A sinistra Stefano Sturaro, a destra Angelo Di Gennaro
di Gennaro Morra
Mercoledì 13 Dicembre 2017, 22:19 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 11:36
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È bufera su Stefano Sturaro. Un giovane tifoso napoletano ha denunciato di aver ricevuto gravi offese da parte del centrocampista della Juventus, in risposta a un commento poco edificante scritto dal 12enne di origini napoletane sotto una foto del calciatore pubblicata su Instagram. Tra i due sono volate parole grosse, prima in pubblico e poi in privato. In particolare, Sturaro in un messaggio ha rivolto pesanti insulti al ragazzino: «Stai buono che ti faccio fare una figura di me..a che manco ti immagini e poi piangi per tre giorni». E poi ha aggiunto: «Vai a giocare con i Pokemon e non rompere il c…o ritardato che non sei altro». Infine, il calciatore ha inviato in chat una foto del 12enne (presa dal suo profilo) commentando: «Ma perché devi renderti ridicolo? Un po’ di dignità non ce l’hai?», come si legge dagli screen shot prodotti dal giovane tifoso azzurro e pubblicati da alcune testate on line.
 
Insomma, una vicenda poco simpatica, soprattutto se si considera che uno dei due protagonisti è un calciatore professionista che ha il doppio degli anni del suo interlocutore. E, ovviamente, della notizia si è discusso molto sui social network dove in tanti si sono scagliati contro il centrocampista bianconero. Tra questi, c’è anche l’attore comico, Angelo Di Gennaro, tifosissimo del Napoli, che spesso interviene nelle polemiche tra juventini e partenopei. E l’ha fatto anche stamani, pubblicando un video su Facebook in cui commenta il caso Sturaro.

«Stamattina sono molto amareggiato nel leggere di un calciatore professionista caduto nella trappola di un ragazzino – ha esordito Di Gennaro –. Un ragazzino che ha usato un’espressione forte, ma fa parte di un linguaggio che si usa allo stadio e che spesso usano anche i giocatori in campo. Perciò non ci si può sorprendere e tu, Sturaro, non ti puoi arrabbiare. Ma non dico che dovresti essere da esempio, perché per quello bisogna avere un certo background, che forse tu non hai». Poi ricorda un episodio accaduto anni fa, quando una parte dello stadio della Juventus fu aperto solo ai bambini, che intonarono quei cori razzisti contro i napoletani ascoltati e imparati dagli adulti. E nota: «Quelli erano migliaia di bambini su uno stadio, invece qui si tratta di un ragazzino che si è messo a scrivere dietro una tastiera. È una bazzecola in confronto». Infine, sempre rivolto al calciatore, chiede: «Come fai a dimenticare tutti i sacrifici fatti per diventare un professionista e a demolire un ragazzino che vorrebbe giocare anche lui a pallone?». E ancora: «Il ragazzino ha 12 anni, ed è in qualche modo giustificato, ma tu quant’addivienti ommo? Tu si stato cchiù creaturo do’ ragazzino».
 
Intanto, durante la giornata sono arrivate le scuse del centrocampista: «Spesso noi calciatori veniamo insultati sui social network. Bisognerebbe ignorare ma a volte l'istinto prevale. Chiedo scusa a chi si è sentito toccato – scrive Stefano Sturaro su Instagram –. Non avrei dovuto cadere in questo errore. Mi scuso con lui e con chi si è sentito toccato». E aggiunge: «Accade spesso che noi calciatori veniamo insultati. Bisognerebbe ignorare, ma purtroppo a volte l'istinto ha il sopravvento, soprattutto quando si tratta di pesanti provocazioni. Mi è successo con un ragazzino napoletano qualche giorno fa».
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