Rossi avvisa il Napoli
«Con Diawara il futuro è assicurato»

Rossi avvisa il Napoli «Con Diawara il futuro è assicurato»
Giovedì 25 Agosto 2016, 14:56 - Ultimo agg. 15:19
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«Difficile giudicare le prime partite di campionato quindi mi aspetto che il Napoli possa essere molto diverso rispetto a quello visto contro il Pescara». A fare le carte agli azzurri è Delio Rossi, ex allenatore di Lazio e Bologna che diffida dal calcio di agosto e già guarda avanti.
Ad esempio guarda già a Napoli-Milan.
«Peccato che si giochi già adesso. Arriva un po’ troppo presto e non si può dare un giudizio».
Ma come l’è sembrato il Milan?
«Sicuramente è in palla, ma ha rischiato di pareggiare con il Torino: è stato salvato all’ultimo minuto da Donnarumma che ha parato un rigore».
Ritorniamo al Napoli e alla prova di Pescara:
«Il calcio d’agosto è strano, dipende molto dalla preparazione. Domenica scorsa il Napoli ha incontrato un squadra che stava bene e forse ha anche un po’ preso sotto gamba l’impegno».
Niente drammi allora. E per le scelte di Sarri relative all’attacco?
«Ha fatto bene a puntare dall’inizio su Gabbiadni. Manolo conosce meglio il gioco ed il campionato. Milik deve ancora ambientarsi e non conosce neanche bene la lingua».
A pesare, poi, gli errori dei singoli: sopratutto da parte di quelli che hanno problemi legati al contratto. Li ha visti distratti?
«Partirei da Insigne: non lo conosco, ma come ragazzo non mi sembra che possa essere svagato per ragioni extra calcistiche».
E Koulibaly?
«È un giocatore pesante e fa fatica ad entrare in condizione e questo può aver influito sul suo rendimento, come può aver pesato sul resto della squadra».
In che senso?
«A differenza di altre squadre italiane che sono andate in giro per il mondo a cercare soldi, il Napoli ha fatto una preparazione tradizionale e più pesante che all’inizio si paga».
Alla fine sono state vincenti le sostituzioni.
«Sarri sa leggere bene la partita e non si discute, ma ha anche i giocatori buoni. Se hai una rosa di livello hai imeno possibilità di sbagliare».
A proposito di rosa, dove pensa che si potrebbe migliorare da qui alla chiusura del mercato?
«Servirà un centrale difensivo e poi risolvere il discorso del centravanti: Sarri dovrà decidere se puntare su Gabbiadini o se andare su un altro attaccante più di peso».
Chi invece è arrivato già è Diawara, centrocampista che lei conosce bene per averlo lanciato a Bologna.
«Lo avevamo preso per la Primavera, ma subito mi sono accorto che aveva la personalità per giocare in prima squadra».
Le sue qualità?
«È molto più bravo in fase di non possesso. Gioca in un ruolo delicato, davanti alla difesa ed è un ottimo schermo perché è molto intelligente. Lo ritengo un giocatore di prospettiva».
Oltre a Diawara conosce anche Giaccherini.
«È un giocatore importante perché può fare indifferentemente il centrocampista a destro o sinistra, ma anche l’esterno. Non è un funambolo talla Mertens o Insigne ma è tatticamente molto utile. Ha capacità di inserimenti in area di rigore. Insomma il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero».
Per chiudere una battuta sul campionato: Juventus ancora troppo avanti?
«Mi sembra che fosse la favorita prima ancora di questa sessione di mercato: credo che se si concentra sul campionato non ce n’è per è per nessuna. Le altre squadre devono sperare che si distragga sulla Champions, ma conoscendo la Juve difficilmente succederà. Anche con dei buoni acquisti sarà difficile per le altre colmare il gap».
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