Entella, Gozzi: «Capisco Cassano, poteva diventare un'icona, ma non se l'è sentita di scendere in B»

Entella, Gozzi: «Capisco Cassano, poteva diventare un'icona, ma non se l'è sentita di scendere in B»
di Eleonora Trotta
Martedì 28 Febbraio 2017, 18:22 - Ultimo agg. 18:24
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Dopo una lunga riflessione, Antonio Cassano ha respinto ieri l'allettante offerta della Virtus Entella: un contratto da calciatore e un incarico da dirigente nel suo futuro. “Dispiace molto, ad un certo punto ci abbiamo sperato”, conferma a 'IlMessaggero.it' Antonio Gozzi, presidente del club ligure, protagonista della trattativa con l'ex attaccante della Sampdoria: “Abbiamo un ottimo rapporto, siamo molto amici e ci vogliamo bene. Come ho spiegato a lui, avremmo accettato qualsiasi decisione. Ci ha pensato seriamente, la nostra sede è a dieci minuti da casa sua, ma non se l'è sentita di scendere in Serie B. Lo capisco, per un calciatore dalle sue qualità non è facile". L'Entella aveva prospettato a Cassano la possibilità di diventare “un'icona o un testimonial del club”.

“Siamo una società proiettata nel futuro, con un settore giovanile molto sviluppato (l'Entella giocherà la finale di Coppa Italia Primavera contro la Roma ndc), un tema che stuzzicava tanto Antonio”, precisa Gozzi. Magari il discorso si può riaprire con un'eventuale promozione in serie A...“Sono un tipo scaramantico, intanto pensiamo alla partita con il Vicenza di stasera”.
Il talento di Bari Vecchia rimane così senza squadra. Oggi poi scade l'accordo con la Sampdoria: il club blucerchiato, dopo la rescissione dello scorso 25 gennaio, aveva concesso a Cassano di allenarsi a Bogliasco fino al 28 febbraio.
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