«Malagò e il commissariamento del calcio? Malagò è una persona di buonsenso e quando fa delle affermazioni sono sempre molto ponderate, valutate ed attente. Il nostro è un mondo che si ispira a principi di democrazia e dobbiamo poterla esercitare: ci sono delle regole, tre candidati sono la massima espressione del diritto democratico». Così il numero uno della Lega Pro, Gabriele Gravina, uno dei tre candidati alla corsa alla presidenza della Figc. «Se tutto questo non dovesse portare a un risultato condiviso che dia l'idea di responsabilità per poter governare il calcio italiano - aggiunge Gravina a margine della firma di un protocollo d'intesa con l'Anci a Roma - le parole di Malagò non solo sarebbero di buonsenso ma troverebbero tutte le buone ragioni»
«Non ci sto a dividere la campagna elettorale in buoni e cattivi, la patente del riformista non la può rilasciare nessuno».
Il presidente dei Dilettanti, Cosimo Sibilia, interviene così con un tweet sulla corsa elettorale alla presidenza della Figc, nella quale è uno dei tre candidati. In mattinata Gabriele Gravina, n.1 della Lega Pro, aveva parlato della sua candidatura e di quella di Damiano Tommasi come di quelle dell'area riformista. «In questa fase è doveroso discutere con tutti - scrive Sibilia - come d'altronde stanno facendo anche gli altri candidati. Ci si confronta sui programmi. Nel mio, a proposito di idee innovative, ho messo nero su bianco che la prossima gestione del Club Italia debba essere affidato a un ex calciatore».