Fiorentina, Sousa: «Campionato o coppa? Devo gestire la benzina che ho a disposizione»

Fiorentina, Sousa: «Campionato o coppa? Devo gestire la benzina che ho a disposizione»
Mercoledì 25 Novembre 2015, 19:26 - Ultimo agg. 18:36
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Il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa ha preso la parola presso lo stadio St.Jakob Park alla vigilia della gara di Europa League contro il Basilea.



"La gara di domani? La partita più importante è stata in Polonia perché abbiamo vinto uno scontro diretto: nel calcio se non sei attento e non fai una performance alta a livello collettivo, non vai lontano. "Sarà una partita molto difficile contro una squadra abituata a fare molto bene in questi anni, che ha investito molto per arrivare a giocarsi la finale nel suo stadio. Qui c'è un pubblico abituato a vivere ad alti livelli questa competizioni. Sono molto emozionato perché qui ho vissuto momenti bellissimi. Voglio lavorare domani però per vincere".



Su Borja Valero: "Ha un problema traumatico: vediamo oggi come sta e come reagisce".



Su Mario Suarez out: "E' una scelta legata al fatto che in questa competizione ci sono dei vincoli di numero: le scelte che ho fatto sono funizonali alla partita di domani".



Sul fatto che out sia fuori per la gara con l'Empoli: "Non ha influito per niente".



Sul campionato che ha priorità rispetto alla Coppa: "Non possiamo avere una preferenza per una competizione: noi abbiamo una cultura di vittoria che dobbiamo alimentare vincendo. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che comporta: quando uno fa un viaggio devi sapere la rotta, devi sapere quanto carburante hai e poi devi utilizzare la velocità. Noi ci alleniamo per vincere in ogni competizione".



Sul suo ritorno a Basilea e l'accoglienza: "Il più grosso riconoscimento che posso avere è dai giocatori, che sono cresciuti grazie a me e si sentono migliorate come persone. Io non mi aspetto nulla: io sono una persona chiara, poi ognuno può giudicarmi".



Se si possono fare calcoli in partite di questo tipo: "Non è una gara in cui si devono fare calcoli: io non li faccio, preferisco il lavoro".



Bernardeschi: "Lui nasce come mezzapunta e ad inizio stagione abbiamo lavorato molto su di lui. La sua bravura è stata la sua dedizione con cui ha appreso concetti tattici per giocare in altri ruoli. Lui sta acquisendo tutto questo e sono molto contento per la sua attitudine. E' un esempio per la squadra e per la città".



Sulle differenze tra la Svizzera e l'Italia: "Ci sono sempre differenze culturali e questa è la gioia che la vita mi sta dando, ovvero avere interazione con culture diverse: questo mi aiuta a migliorare come persona. In Italia sono stato accolto benissimo. Si sa che non si può piacere a tutti. Io non sono una persona che si pente per le scelte che fa: sono contento per quello che ho fatto a Basilea e per i bellissimi momenti che ho passato".



Sulle scelte domani: "Domani voglio pensare ad un solo risultato, che mi invade sempre i pensieri: tutto quello che facciamo è solo finalizzato ad un obiettivo, cioè vincere".



Su una squadra fatta da titolari e riserve: "Come allenatore cerco sempre di migliorare i miei giocatori sul piano individuale e collettivo: ho dato un'idea in cui però tutti sono importanti. Noi quando pianifichiamo un viaggio abbiamo un percorso ed un carburante e dobbiamo dosarlo per tutto il tragitto con la velocità per arrivare fino in fondo in tutto. Dobbiamo migliorare in modo individuale per arrivare in fondo a tutte le competizioni. Dobbiamo dare tutto. Ci può stare che qualche volta un giocatore abbia una giornata sbagliata o magari affrontiamo un avversario che ci mette in difficoltà. Dobbiamo metterci in discussione perché abbiamo bisogno di tutti".