Segue le orme di papà Daniel, che in un 90' ne fece 5 a Valencia in un match di Coppa Uefa: record nella storia del club azzurro. Como-Lumezzane è finita 4-2, il tabellino dei marcatori completamente “griffato” da Matias.
Figlio d'arte, cresciuto ovviamente nel mito di Daniel, bomber di Cagliari, Napoli, Roma e Juve. Un esempio da seguire, magari una carriera da imitare, innamorato pazzo di papà tanto che a due anni dormiva con le sue scarpette da calcio tra le mani.
Come fosse un orsacchiotto ma era molto di più, era la passione che nasceva e che si tramandava. Nessuna pressione da parte di mamma e papà. «Deve solo giocare e divertirsi», è la giusta filosofia di Daniel e Lisa. Cosa pretendere di più da un ragazzo di appena quattordici anni?
Matias si è calato nella parte, testa sotto e pedalare, si allena, poker di reti nell'ultima partita giocata contro il Lumezzane, ora affila le armi perché il prossimo avversario si chiama Inter ed è una rivale sempre affascinante.
Papà Daniel, diventato un importante procuratore calcistico, se lo coccola silenzioso, mille volte gli avrà raccontato di gol e partite indimenticabili.
Lui ha appena iniziato ma nella testa coltiva lo stesso sogno. Nel nome del padre e del gol.