Higuain all'assalto della Copa, vuole diventare re d'America

Higuain all'assalto della Copa, vuole diventare re d'America
di Bruno Majorano
Domenica 26 Giugno 2016, 12:46 - Ultimo agg. 15:23
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Lo scorso 24 marzo la compagnia telefonica sudamericana Claro lanciò una campagna di marketing molto particolare. A poche ore dal fischio d'inizio di Cile-Argentina, gara del girone di qualificazione al prossimo mondiale i tifosi cileni, infatti, potevano farsi fotografare accanto ai resti di una presunta cometa, la cometa Higuain, inequivocabile riferimento al rigore calciato alle stelle dal Pipita in occasione della finale di Coppa America vinta proprio dal Cile grazie all'errore dal dischetto dell'attaccante argentino. Questa notte, però, Gonzalo Higuain avrà la possibilità di riscrivere la storia (calcistica e astrologica) della nazionale argentina e della competizione sudamericana.

Con il suo numero 9 stampato dietro le spalle, infatti, guiderà l'attacco dell'Albiceleste nella finale-replay di un anno fa. Ancora Argentina contro Cile, ancora Higuain contro Bravo, ancora Messi contro Vidal. A giudicare dall'andamento di questa Coppa America Centenario, sembrerebbe che questa volta non ci dovrebbe essere storia. Perché il cammino della squadra del Tata Martino - alla terza finale di Copa da ct, seconda sulla panchina dell'argentina dopo la prima su quella del Paraguay - è stato quello della classica schiacciasassi. Le ha vinte tutte. A partire dall'esordio a Santa Clara, proprio contro il Cile. Un percorso netto condito da vittorie, reti e spettacolo. Con un Messi entrato solo alla seconda gara ma diventato subito leader a suon di gol e record (superato Batistuta nella classifica dei marcatori all time con la maglia dell'Argentina). Dai quarti di finale contro il Venezuela, poi, si è sbloccato anche Higuain che in due partite ne ha fatti addirittura 4. Due doppiette per ristabilire le gerarchie dei grandi attaccanti nel mondo e, perché no, anche per provare a ricucire lo strappo con la tifoseria argentina che ancora non ha digerito del tutto quell'errore dal dischetto nella notte maledetta di Santiago del Cile, un anno fa.
Ecco perché da quando è sbarcato negli Stati Uniti ha messo la testa solo alla nazionale, lasciando da parte anche tutti i discorsi legati al Napoli ed al suo rinnovo con il club azzurro. «Io sono tranquillo e dico di esserlo anche ai napoletani», l'unico messaggio che ha sentito di mandare dopo la doppietta contro la Vinotinto nei quarti di finale. Ancora in bilico, infatti, il discorso legato alla sua situazione contrattuale. Con il Napoli è legato ancora da due anni di contratto, ma è chiaro che l'obiettivo da parte della società azzurra sarebbe quello di blindarlo e prolungare ancora per evitare sgradevoli situazioni di tira e molla già alla fine del prossimo campionato. L'appuntamento più o meno ufficiale tra il Napoli e Nicolas Higuain (fratello e procuratore di Gonzalo) è fissato per la fine della Coppa America, quando dalla testa del Pipita saranno svanite le nuvole albicelesti che al momento lo tengono tanto in apprensione. Intanto si avvicina la data del 30 giugno entro la quale è possibile pagale la clausola di 94,7 milioni prevista all'interno del contratto di Higuain.

Tale clausola è presente in calce alla clausola rescissoria, ma questa data non è vincolante. Nel senso che ogni tipo di contratto di questa fattura, ossia con clausola automatica di svincolo bivalente (vale col sì del club che acquista, poi o del giocatore o della società di appartenenza), viene sempre accompagnato da una data di riferimento per evitare situazioni paradossali e dannose per la società. Questo però non vuole dire che al di fuori della data la clausola non vale più. Ed è anche per questo che il Napoli vorrebbe cautelarsi il prima possibile con un rinnovo che garantisca maggiori sicurezze per il club e, perché no, gratifichi ulteriormente il giocatore che quest'anno ha trascinato la squadra di Sarri al secondo posto in serie A.
Per adesso, però, la testa di Higuain è solo rivolta alla partita che sarà trasmessa questa notte alle 2 (le 21 americane) su Sky Sport 1. Higuain contro Vargas, il presente ed il passato del Napoli. Entrambi hanno trascinato le rispettive nazionali a questa finale, ed entrambi vorranno essere decisivi ancora una volta. Si gioca a New York, la città del peccato, ma lì, questa notte, l'unico peccato sarebbe perdersi Argentina-Cile.
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