Higuain non risponde a Milik, il suo stacco finisce sulla traversa

Higuain non risponde a Milik, il suo stacco finisce sulla traversa
di Angelo Rossi
Giovedì 15 Settembre 2016, 11:39
3 Minuti di Lettura
La partita di Higuain, al debutto con la Juve in Champions, in pratica è iniziata al decimo minuto. Quando gli è capitata la prima occasione contro il Siviglia, una delle poche all'interno di uno scialbo 0-0 finale: difesa un po' così degli spagnoli, l'argentino prende palla e stranamente non tira, dà la palla al suo compare Dybala. Che spreca. Un minuto dopo stessa scena più o meno a parti invertite: Higuain si aspetta come minimo che il connazionale ricambi, invece niente. Chance per Kedira che non conclude. Per la prima volta si vede Gonzalo lamentarsi in maglia bianconera, una scena abituale invece quando indossava l'azzurro.

È iniziata così la partita tra bianconeri e andalusi, con i padroni di casa ad aggredire dalle primissime battute cercando di sfruttare le pecche di una difesa avversaria troppo alta. Ma si sa che le formazioni di Sampaoli sono queste, arrembanti e spregiudicate, a discapito di una fase difensiva per niente impeccabile. Il Siviglia ha impiegato mezz'ora per uscire dal guscio, intensificando la rete di passaggi e provando a non lasciare del tutto il possesso palla nelle mani degli juventini. Marcature ovviamente concentrate sul duo argentino, non a caso le occasioni migliori sono state dirottate sul destro di Kedira. Il tedesco non ha finalizzato azioni che abitualmente concretizza meglio.

Il primo tempo è scivolato via caratterizzato dallo sterile dominio dei calciatori in maglia bianconera, un paio di affondi dalle parti di Sergio Rico ma niente di più. Unico acuto di Higuain una sponda di petto per Dybala lanciato a rete, stoppato però dall'uscita del numero uno del Siviglia. Sulla sponda opposta, Buffon praticamente inoperoso: per lui 45' di puro relax, trascorsi a sbrigare l'ordinaria amministrazione. Al tirar delle somme, prima frazione di gioco al limite dell'inguardabile: lo spettacolo, quell'idea di football che accomuna Sarri e Sacchi, non abita dalle parti dello Stadium. Poca Juventus, pochissimo Higuain. Inspiegabile, a parte le opinabili ragioni del turnover, la scelta di Allegri di tenere fuori Pjanic dall'undici titolare, a vantaggio di un centrocampo più fisico però meno fluido a livello di manovra.

L'intensità fa pendere la bilancia dalla parte della Juventus. Il secondo tempo è quasi un monologo, la formazione di Allegri tiene gli avversari lontano da Buffon, avanza il baricentro di centrocampo e imposta tra le linee, dove Dybala si fa vedere spesso a caccia del pallone da smistare a Higuain. La prima occasione della ripresa è la più ghiotta per l'ex centravanti del Napoli: stacco di testa perentorio, alla Milik tanto per restare in tema. Traversa piena, niente da fare. È da stimolo per gli avversari. Alleluja, si vede finalmente il Siviglia. Correa fa il fenomeno sul suo lato destro, mette a sedere Chiellini e sfiora l'incrocio, questione di pochissimo. Passa il tempo, il risultato non si sblocca, si sbraccia Gonzalo questa volta contro l'arbitro. Vorrebbe il rigore per un abbraccio in piena area di Nico Pareja, niente di scandaloso.

Allora dentro Pjanic. Palla d'oro per Higuain, errore clamoroso a un metro dalla porta. Un paratone di Rico su Alex Sandro inchioda lo zero a zero finale. Non proprio quello che si aspettavano in casa Juventus. Milik ha chiamato, Higuain questa volta non ha risposto. Mentre Morata regala al 95' il successo in rimonta al Real Madrid sullo Sporting Lisbona (2-1). Nell'altra partita del girone Juve, il Lione ha battuto 3-0 la Dinamo Zagabria, ha segnato anche Tolisso, oggetto del desiderio per molte setimane del Napoli. Vince al debutto anche Ranieri con il suo Leicester (3-0 in casa del Bruges).
© RIPRODUZIONE RISERVATA