Da oggi quelle morti non sono più ritenute accidentali ma trattate dalla giustizia come omicidi. «È difficile lottare così a lungo per ottenere giustizia.
Siamo stati schiaffeggiati troppe volte, in passato. Ma tutti noi, familiari delle vittime, ci siamo sempre mossi con enorme dignità», il commento soddisfatto di Barry Devonside, padre di Christopher, una delle vittime. Cinque anni fa l'allora Premier David Cameron aveva ordinato la riapertura del caso, in seguito allo studio effettuato da una commissione indipendente che smentiva categoricamente le conclusioni (assolutorie) della prima inchiesta. Anche la Premier Theresa May si è detta soddisfatta dell'epilogo giudiziario. «Oggi è una giornata dalle emozioni contrastanti. Ma accolgo con piacere queste incriminazioni: rappresentano un passo importante verso la giustizia», le parole della Prima ministra. Novantasei vite spezzate per una partita di calcio: a distanza di 28 anni forse qualcuno pagherà. La prima udienza è prevista il 9 agosto nel tribunale di Warrington.