Napoli-Inter, allo stadio col bus Ctp
guidato dallo scopritore di D'Ambrosio

Napoli-Inter, allo stadio col bus Ctp guidato dallo scopritore di D'Ambrosio
di Pasquale Guardascione
Sabato 21 Ottobre 2017, 14:35 - Ultimo agg. 17:46
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Questa sera la Ctp con i suoi autobus porterà i tifosi dell'Inter rilevandoli da un area top secret per condurli allo stadio San Paolo. "Chi sarà alla guida del nostro mezzo è un uomo di campo e di sport - dichiara Augusto Cracco, amministratore unico della Compagnia di Trasporti Pubblici di Napoli -. Si tratta di Antonio Santonastaso, un collaboratore tecnico della scuola calcio Sporting Caivano 1994, che ha avuto il merito, assieme al presidente Pino Annibale, di aver scoperto un ragazzino della nostra terra che oggi gioca con l'Inter. E cioé Danilo D'Ambrosio". E' proprio il caso di dirlo corsi e ricorsi storici, oppure, come è piccolo il mondo. Una persona umile, grande lavoratore nella Ctp con la passione d'insegnare il calcio ai bambini. Non ama stare sotto i riflettori il signor Santonastaso ma gli piace piuttosto essere dietro le quinte. Anche se quando si comincia a parlare con lui di D'Ambrosio si sente la passione e gli occhi iniziano a luccicare. "Sono trascorsi tanti anni ma i ricordi sono ancora vivi e bellissimi - afferma Antonio Santonastaso -. Avevano otto anni Danilo e il fratello Dario quando hanno mosso i primi passi in questo sport straordinario con la scuola calcio del presidente Pino Annibale. Sono stati quattro anni con noi prima di essere ceduti entrambi. Certo a ripensarci come è strano il destino, questa sera io sarà l'autista che porterà i tifosi dell'Inter allo stadio dove gioca il nostro Danilo". I goal, le prime gioie e le soddisfazioni ma soprattutto quel ragazzo che cresceva con un sogno nel cassetto. "Quando alleni i bambini un collaboratore tecnico come me o un allenatore subito se ne accorge chi ha la stoffa e la volontà per entrare in futuro nel calcio che conta - dice Santonastaso -. Danilo così come il fratello Dario l'avevano entrambi: erano sempre i primi a venire agli allenamenti e gli ultimi a lasciare il campo. Ma tutto questo è stato possibile perchè alle spalle hanno una famiglia umile e straordinaria. In questi casi è proprio il caso di dirlo: chi semina raccoglie. Danilo ha ereditato dal padre e dalla madre questa umiltà: quando facciamo la festa di Natale o di fine anno lui è sempre presente sui nostri campi. E' un esempio da seguire per i bambini della nostra terra". 
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