Icardi contro Gabbiadini
tra sorrisi e malinconie

Icardi contro Gabbiadini tra sorrisi e malinconie
di Roberto Ventre
Mercoledì 30 Novembre 2016, 09:00
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Si è ripreso l’Inter a suon di gol e ora è il capocannoniere della serie A, insieme a Dzeko, con 12 reti: Icardi è il centravanti più forte del campionato, il sogno estivo del Napoli, l’oggetto del desiderio del presidente De Laurentiis e del tecnico Sarri, l’attaccante che avrebbe dovuto far dimenticare in fretta Higuain. Gabbiadini invece sembrava destinato ad andare via da Napoli ed invece è rimasto ma è in piena crisi, da dimenticare anche la prestazione contro il Sassuolo: una sola rete in campionato e una in Champions League.

De Laurentiis ha fortemente inseguito Icardi e ci ha provato in tutto i modi: l’incontro con Wanda Nara, la moglie manager dell’argentino, a Verona. Il presidente volò da Dimaro in elicottero con l’amministratore delegato Chiavelli e il direttore sportivo Giuntoli. L’offerta di cinque milioni più bonus all’argentino e di 50 milioni all’Inter, un assalto cominciato a fine luglio, subito dopo la partenza di Higuain, e proseguito per quasi un mese: la società nerazzurra però ha detto no blindando il suo campione, proponendogli il rinnovo del contratto che è stato poi firmato più avanti, ad ottobre.

Destini intrecciati, storie che s’intersecano: in estate il Napoli spingeva forte per Icardi mentre Gabbiadini sembrava sempre più lontano. Poi, la trattativa con l’attaccante argentino non è andata a buon fine e non si sono concretizzate altre operazioni (Kalinic, Zaza e Pavoletti) e Gabbiadini è rimasto in azzurro con propositi di riscatto. Invece, la sua stagione è stata un tormento fin dalla partita di esordio contro il Pescara e lo è diventata ancora di più dopo l’infortunio di Milik, quando non ha sfruttato l’occasione.

Icardi è un centravanti vero, uno che in area di rigore si muove con naturalezza e nonostante i grossi problemi dell’Inter, che ha cambiato tre allenatori, non ha mai deluso segnando sempre e facendolo anche con Pioli. Il Napoli invece si affida da prima punta a Gabbiadini che dà il meglio di sé quando in attacco gioca con un altro attaccante accanto. Maurito si è ripreso il Meazza dopo la bufera per le frasi nella sua autobiografia e lo scontro duro con gli ultrà della Curva nord che non lo volevano più capitano. L’argentino ha successivamente corretto i punti sotto accusa nel libro e ha tenuto la fascia, soprattutto ha continuato a fare quello che gli riesce meglio: i gol. Un rapporto non semplice con la Curva, quindi, nonostante le sue straordinarie prestazioni. L’esatto opposto di Gabbiadini che a dispetto di partite sotto tono e dei soli due gol messi a segno in questa stagione ha sempre goduto del sostegno dei tifosi: un incitamento costante anche nei momenti più difficili, un affetto che Manolo ha avvertito sempre da quando gioca a Napoli.

La sfida nella sfida tra i due centravanti, quello che viaggia a una media record e l’altro che invece è sempre più in difficoltà e a gennaio sembra sempre più destinato ad andare via. Icardi ha rinnovato con l’Inter ed è sempre più un punto fermo dei nerazzurri, Gabbiadini è cercato da diversi club di Premier League ma per lui potrebbe prospettarsi anche una soluzione in prestito in Italia. Il club azzurro si sta muovendo sull’attaccante, già da tempo il ds Giuntoli ha avviato le consultazioni: il profilo preferito è quello di Pavoletti del Genoa, trattativa calda quella con Zaza e la terza opzione è costituita da Muriel della Samp. Altro attaccante che piace al Napoli è Defrel che ha fatto gol con il Sassuolo al San Paolo ma è ritenuto incedibile dal club emiliano. «Tante squadre sono interessate al ragazzo, anche all’estero. Arriviamo alla sosta natalizia e vediamo cosa accadrà, la scelta spetta al Sassuolo. È ovvio però che la piazza di Napoli sia appetibile con un pubblico ed una storia eccezionale», ha detto il suo procuratore Pocetta a Radio Kiss Kiss. Con l’arrivo di un altro attaccante e il recupero di Milik, previsto per fine gennaio, le due pedine di centravanti sarebbero occupate e quindi Gabbiadini potrebbe essere ceduto da un punto di vista numerico. Il rendimento dell’ex sampdoriano in questa stagione è stato molto deludente, soprattutto nel momento in cui si è prospettata per lui la possibilità di giocare con più continuità da titolare. Già, proprio dopo l’indisponibilità del polacco l’attaccante bergamasco ha vissuto il suo momento peggiore con l’espulsione a Crotone per un fallo di reazione.

Venerdì al San Paolo il faccia a faccia: Icardi ci sarà, imprescindibile per il gioco dell’Inter, il terminale offensivo che finalizza le azioni di attacco, insostituibile. Gabbiadini giocherà titolare, complice però l’indisponibilità di Mertens che è stato squalificato: fatale il cartellino giallo, preso contro il Sassuolo appena un paio di minuti dopo il suo ingresso in campo. Cinque partite fino alla sosta di Natale, cinque partite per togliersi qualche soddisfazione in una stagione complicata: le difficoltà oggettive a ritrovarsi nel 4-3-3 di Sarri, i movimenti da centravanti spesso non in sintonia con quelli degli esterni. Pochi i palloni toccati contro il Sassuolo, un solo vero tiro in porta, quello respinto a fatica a terra da Consigli. Ancora determinante invece Icardi nell’ultimo turno di campionato, il posticipo vinto 4-2 contro la Fiorentina: l’argentino ha realizzato una doppietta. Quattordici presenze (552 minuti) tra campionato e Champions League, solo due gol, questo lo score di Gabbiadini che in serie A in questa stagione ha giocato 421 minuti, 10 presenze, sei volte titolare. In Europa quattro presenze su cinque a solo una volta da titolare per un totale di 131 minuti.

Per Icardi 19 presenze tra campionato ed Europa League, 17 partite intere per un totale di 1661 minuti: 12 gol in campionato e due in Europa League. Una rete ogni 119 minuti dell’argentino, una ogni 275 minuti per Gabbiadini: rendimento nettamente diverso, un cammino senza macchie per l’interista nonostante i problemi dell’Inter, solo delusioni invece per l’azzurro in questi tre mesi. L’Inter ha puntato sull’argentino (che ha 23 anni) per il presente e il futuro prolungandogli il contratto con la felice trattativa conclusa dalla sua moglie manager Wanda Nara. Anche il Napoli aveva puntato forte su Gabbiadini: lo volle fortemente proprio il presidente De Laurentiis e il club azzurro si è sempre opposto alla sua cessione, anche nello scorso gennaio dicendo no ai 25 milioni del Wolfsburg. Un’offerta di poco inferiore del West Ham è invece stata rifiutata quest’estate perché il Napoli non è riuscito a concludere la trattativa con Pavoletti.

Icardi contro Gabbiadini, il duello più atteso al San Paolo: Maurito contro Manolo, i due attaccanti a caccia del gol. Il bomber dell’Inter vuole staccare Dzeko in testa alla classifica cannonieri, l’attaccante del Napoli vuole vivere una notte da protagonista dopo le tante delusioni di una stagione finora tutta da dimenticare.
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