Il NY Times omaggia Totti:
«È nell'anima della città»

Il NY Times omaggia Totti: «È nell'anima della città»
di Gianluca Lengua
Venerdì 16 Dicembre 2016, 10:40 - Ultimo agg. 11:46
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Francesco Totti è celebrato in tutto mondo: questa mattina è stato il turno del New York Times che ha omaggiato il numero 10 giallorosso con una copertina che resterà nella storia «A Roman to the Core, and the Core of Roma». Sono state parole che hanno emozionato i tifosi della Roma, quelle usate dal quotidiano statunitense: «Un romano nel cuore di Roma: Totti non può essere spazzato via o spruzzato via come hanno fatto i vandali sul muro di Via della Madonna dei Monti. Come capitano della Roma eterna non è tanto inciso sulle pareti della sua città quanto nella sua pelle, fino all’anima». 

UNA SOLA MAGLIA
Ammirato nel mondo per essere rimasto fedele ai colori giallo e rosso, oggi Francesco ha 40 anni, Spalletti lo impiega con il contagocce, ma lui continua a dispensare grandi giocate che strappano cori ed applausi ad un pubblico completamente innamorato di lui: «Sono fortunato ad aver vestito una sola maglia in carriera, è fondamentale per me. E' qualcosa che ho sempre voluto, essere uno di quei giocatori che indossano gli stessi colori, un tifoso e un giocatore della stessa squadra. Il mio è un amore per il calcio, ma anche per la Roma. Ho sposato entrambe le cose. Il calcio è una passione, più di un gioco. Ma più di tutto c’è l’amore per la Roma. Non conta nient’altro», ha detto nell'intervista al NYT. Potrebbe essere il suo ultimo anno da calciatore, ma Totti non ha intenzione di scrivere la parola fine alla sua storia: «Ho 40 anni, lo so, numericamente me li sento, ma fisicamente no. E continuerò a giocare finché mi divertirò. Non ci sto pensando al ritiro, non so cosa farò. Ma so che sarà un'altra vita, un altro mondo. Mi piacerebbe che nel settore giovanile ci fosse qualcuno pronto a fare quello che ho fatto io o che sta facendo De Rossi, ma nel calcio moderno, purtroppo, è difficile».

IL CALCIO VECCHIE MANIERE
Il calcio di Del Piero e Baggio, quello fatto di grandi campioni è ormai solo un ricordo per il numero 10: «Prima era più tattico, e ora è più fisico, lo preferivo prima quando c'erano più tecnica e calma. Per me, questo è il calcio. Il calcio è tecnica e mente. Tutto è nella testa. Bisogna capire dove è la palla e dove si vuole andare. Mi piace quando penso a quello che devo fare, a come cambiare posizione. Quando ragiono, è difficile commettere errori». 
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