Inter unica imbattutta in Serie A,
Spalletti al veleno: «Fogne vuote»

Inter unica imbattutta in Serie A, Spalletti al veleno: «Fogne vuote»
di Delia Paciello
Lunedì 11 Dicembre 2017, 11:47
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Dopo sedici giornate di campionato l’Inter è l’unica che resta imbattuta in serie A, e a farle compagnia in Europa City, Barça e Atletico Madrid. Prima in classifica da due settimane, rubando il primato al Napoli che non ha saputo approfittare del risultato in casa della Juventus: tutte le big hanno pareggiato, i nerazzurri restano in vetta. E Luciano Spalletti, dopo questo weekend infuocato, torna a parlare su Instagram. Il messaggio è forte e chiaro: «Vedo molti dispiaciuti per questa prima sconfitta che tarda ad arrivare, come se pensassero che sia un incantesimo da spezzare per far tornare nuovamente il cigno un brutto anatroccolo... Sappiamo però che per adesso la fiaba è un'altra...È quella in cui sono tutti i gufi a diventare colombe». E continua a colpire chi aspetta una sua disfatta e chi critica, mentre esalta la squadra: «Bravi ragazzi! Grande prova e...... fogne vuote anche questa settimana!». Non si fa mancare neanche l’hashtag, quello che lo accompagna in tutte le sue uscite social: #senzatregua. Perché alla fine è questo ciò che vuole sottolineare il tecnico: la sua Inter non ha nessuna intenzione di mollare la presa.



Gli azzurri però cercheranno di chiudere l’anno solare riconquistando il primato: calendario alla mano, l’Inter dovrà affrontare in casa l’Udinese, poi trasferta a Reggio Emilia col Sassuolo prima dell’unico ostacolo davvero duro, la Lazio in casa prima di Capodanno. Il Napoli invece andrà in casa del Torino, poi aspetterà la Samp al San Paolo prima di volare verso Crotone sperando di chiudere l’anno in bellezza. Poi ancora mezza stagione davanti: la cosa da non sottovalutare, in un campionato in cui tutte fanno incetta di punti con le piccole, è che per l’Inter nel ritorno tutti gli scontri diretti (Roma, Napoli, Juve) saranno in casa. Ma gli azzurri hanno sfiorato il sogno troppe volte: è da diversi anni che restano in alto e per molti nell’ambiente questo è l’anno buono.  A favore dell’Inter però anche l’assenza dalle coppe europee, mentre il Napoli fuori dalla Champions da febbraio proseguirà la corsa in Europa League. Ecco che sarà importante avere una panchina pronta e utilizzare la maturità acquisita in questi anni anche grazie alla conferma dei giocatori chiave. E se questo è il momento di caduta del Napoli, si spera la reazione arrivi presto.

L’Inter intanto si fa maestra dei cosiddetti risultati «sporchi», ma utili ai fini della classifica: vince spesso con scarto minimo e porta a casa pareggi, evitando le sconfitte. È tuttavia una squadra uscita indenne dall'Allianz Stadium, così come dall’ Olimpico, battendo 1-3 la Roma e chiudendo il Napoli sul risultato di 0-0 al San Paolo. Sta scrivendo sopra alla storia di instabilità che l’aveva caratterizzata negli ultimi anni: senza strafare, a piccoli passi, mostrando all’occorrenza una grande resistenza. Perché se c’è qualcosa di anomalo in quest’Inter è la quasi assenza della fase offensiva: neanche Icardi fa brillare l’attacco nerazzurro. Mentre la difesa è la grande forza: Handanovic ha iniziato la stagione alla grande rendendo difficile oltrepassare la sua porta, ma anche difensori e centrocampisti pronti a chiudersi dietro hanno dato grande contributo.  

E così sembra che sia l’Inter la più quotata per la vittoria finale: la Juventus per alcuni ha fatto il suo corso, il Napoli pare mostrare qualche segno di cedimento. E in casa nerazzurra si festeggia il primo posto momentaneo in classifica come uno scudetto già acquisito. Ma di sicuro la squadra di Sarri gli darà filo da torcere. E se Inter e Napoli lottano, di certo non è chiamata fuori dai balli la Juventus: Allegri ha detto chiaramente che si vedrà più avanti chi sarà in grado di arrivare in testa alla fine. Ora è troppo presto. E se è vero che ride bene chi ride ultimo, per ora meglio concentrarsi gara per gara e arrivare in fondo al campionato. Senza perdere mai la consapevolezza dei propri mezzi; consapevolezza tanto decantata in questa stagione dagli azzurri.
 
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