Italia, Ventura avverte l'Albania:
«Mi aspetto un passo avanti»

Italia, Ventura avverte l'Albania: «Mi aspetto un passo avanti»
di Alessandro Angeloni
Giovedì 23 Marzo 2017, 18:53 - Ultimo agg. 24 Marzo, 01:02
3 Minuti di Lettura
PALERMO - C'è un Gian Piero Ventura che vuole vedere progressi dalla sua Nazionale, c'è Gigi Buffon che, contro l'Albania, alzerà "il trofeo" delle mille da professionista, poi ci saranno ventinove mila spettatori chiassosi al Renzo Barbera, con una buona parte riempita da sostenitori Albanesi. C'è anche Gianni De Biasi, ct dell'Albania, che non ha mai affrontato gli azzurri in una gara ufficiale e che qualche mese fa ha rischiato di sedersi in panchina al posto di Ventura. Soprattutto, c'è una partita da vincere, perché in contemporanea la Spagna gioca con Israele, cioè quella che sta avanti (almeno come differenza reti) e quella che sta appena dietro. 

Ventura conosce i pericoli e per arrivare alla vittoria si aspetta, e per certi versi pretende, la prestazione. «Per superare l'Albania ci vuole una bella partita da parte nostra. Ci troveremo davanti una formazione agguerrita, che vuole passare alla storia, perché è la prima volta che affronta l'Italia in una gara ufficiale e vuole fare bella figura». Il ct è alla settima partita in azzurro, comincia ad avere il polso della situazione. «Sono fiducioso, mi ha colpito la disponibilità dei calciatori, la loro voglia di partecipare. Contro l'Albania mi aspetto un passo avanti rispetto all'ultima nostra gara. Tengo a questa partita, so che sarà molto difficile e pericolosa. Vincere significa confermare di essere sulla strada giusta. Se mi aspetto un'Albania chiusa? Credo di sì, proprio per questo sarà complicato. L'albanese/svizzero Basha rivela di aver svelato a De Biasi i nostri segreti? Gioca a Bari e io abito lì, prima o poi lo becco... La Spagna? E' favorita con Israele, ovviamente spero in qualche sorpresa. Anche se, pensando a vincere noi, ci troveremmo o ad avvicinarsi alla Spagna o a distanziare Israele». 

IL CAPITANO, I MILLE E IL CAMPIONATO A FERRAGOSTO
Dopo Ventura, anche Buffon si dice favorevole ad anticipare il campionato a Ferragosto, per arrivare alla sfida con la Spagna (2 settembre) «in condizioni migliori», pur ammettendo che per i calciatori, questo, «sarebbe un sacrificio, ma credo che rimodulare il calendario ci potrà permettere di giocare la partita decisiva della Nazionale con una condizione migliore». Il capitano, contro l'Albania, vuole festeggiare le mille partite da professionista senza troppi patemi. «C'è rispetto e giusto timore per la partita contro l'Albania che, negli ultimi due anni ha avuto un processo di crescita esponenziale, anche agli Europei ha fatto una buona figura. E' una squadra da temere. Il mio record? Un bel traguardo, posso assicurare che per me non ci saranno altre mille partite... Il futuro? Nella mia testa ci sono degli obiettivi, vediamo come si raggiungono e se si raggiungono, poi deciderò. Io voglio vincere, ma se penso a stravincere rischio di bruciarmi, quindi non cambio idea sull'obiettivo di arrivare al mondiale del 2018. Io simbolo anche nel dopo calcio? Fa piacere sentirsi definire così, ma come spenderò il futuro non lo so. Non ho fretta, voglio andare avanti giorno per giorno». L'Albania non una squadra materasso? «Il livello negli ultimi anno si è equiparato tra le nazionali: questo è più bello, rende più gradevole la partita e lascia sempre in bilico il risultato. Preoccupato dalle vicende Juve? Non devo aggiungere nulla rispetto a quello che ha detto il presidente. Sono in Nazionale e non so nulla di nuovo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA