Izzo, da Scampia alla Nazionale: «Porto l'orgoglio della mia gente»

Izzo, da Scampia alla Nazionale: «Porto l'orgoglio della mia gente»
di Bruno Majorano
Mercoledì 18 Maggio 2016, 12:42
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È un viaggio lungo quello di Armando Izzo, un viaggio che lo ha portato dai campi polverosi di Scampia a quelli verdi di Coverciano, dove oggi comincia il primo stage in vista degli Europei. Chiamato per la prima volta in Nazionale da Antonio Conte che però lo teneva d'occhio già da tempo. Per cinque volte, infatti, uno dei suoi più stretti collaboratori, Angelo Alessio, lo aveva visionato dal vivo. E alla fine è arrivata la chiamata che non ti aspetti, o forse si. «Ovviamente Armando è stato felicissimo perché ci sperava tanto, anche perché non se lo aspettava», racconta felice il suo procuratore Paolo Palermo.

«È un anno e mezzo oramai che è stabilmente titolare in serie A con la maglia del Genoa e questo traguardo è tutto merito del suo lavoro e del suo impegno, perché è un ragazzo serio che ha tanta voglia di imparare e migliorare sempre».È stato inserito nella lista dei 28 giocatori selezionati da Conte per lo stage che comincia oggi e che consentirà al ct azzurro di visionare sul campo i ragazzi a disposizione in vista della lista definitiva dei 23 atleti per l'Europeo che si disputerà in Francia a partire dal 10 giungo. Prima ancora di lasciare la sua Scampia, Armando Izzo, 24 anni, è sempre stato l'esempio per tutti. Sacrificio, impegno e voglia di arrivare. È dovuto diventare subito adulto in un quartiere difficile nel quale crescere, e senza poter contare sull'appoggio di un padre scomparso troppo presto per poterlo vedere giocare in serie A. Eppure Armando ce l'ha fatta. Dopo la classica gavetta nel settore giovanile del Napoli, dove ha vissuto anche l'emozione di un ritiro in prima squadra sotto la gestione Mazzarri, ha iniziato a farsi le ossa altrove. Prima un anno a Trieste, dove ha segnato anche il primo gol tra i professionisti, e poi due stagioni ad Avellino, dove ha dimostrato di essere pronto prima in Lega Pro e poi in serie B. Pronto si, ma non al punto giusto da convincere il Napoli che nel giungo del 2014 lo perse definitivamente alle buste. «Non faccio polemica perché il Napoli lo ha perso come si perdono tanti giocatori. Invece di riscattarlo subito andarono alle buste con l'Avellino che offrì una cifra più alta». Il sogno di giocare al San Paolo, allora, sembrava svanito, ma Armando è riuscito a coronarlo quest'anno quando per la prima volta è sceso in campo da titolare a Fuorigrotta, seppure da avversario indossando la maglia rossoblu del Genoa.

Oggi Izzo non pensa più al passato e a quello che poteva essere il suo destino in azzurro perché nella sua testa ci sono il Genoa, dove punta a diventare un leader del reparto difensivo, e alla Nazionale che sognava fin da piccolo. L'ha raggiunta per la prima volta in punta di piedi, ma cercherà in tutti i modi di mettere in difficoltà Conte per strappare un posto per l'Europeo. Ma a quanto pare quel colore, l'azzurro, è sempre stato nel suo destino. Già un anno fa la chiamata quasi a sorpresa da parte di Gigi Di Biagio per aggregarlo al gruppo della Under 21 impegnata in Repubblica Ceca per gli Europei di categoria, ora quella di Conte per lo stage in vista di Euro 2016 in Francia.Felicità alle stelle anche a casa di Armando dove la mamma e i fratelli sono letteralmente impazziti di gioia per questo prestigioso traguardo. Un riconoscimento che gratifica il lavoro di una vita ed i sacrifici di tutta la famiglia che non gli ha mai negato il proprio appoggio nonostante le tante difficoltà. 
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