Juventus, Allegri: «Distrarsi contro il Benevento sarebbe un segno di immaturità»

Juventus, Allegri: «Distrarsi contro il Benevento sarebbe un segno di immaturità»
Sabato 4 Novembre 2017, 13:52 - Ultimo agg. 14:20
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“Distrarsi in questo momento sarebbe segno di immaturità”. E la Juve non può concedersi passi falsi per tenere il passo di Napoli e Inter. Max Allegri alla vigilia del Benevento non guarda la classifica ma intravede un trappolone, ecco perché spazio al turnover ma senza esagerare, per non snaturare una Juve ancora alla ricerca di se stessa. “Non c’è da fare esperimenti ma da vincere la partita, ne ho viste tante nel calcio…Il Benevento non ci farà vincere perché siamo bellini, simpatici o perché ci chiamiamo Juventus, dobbiamo conquistare i tre punti sul campo. E i numeri sono pericolosissimi: serve una prestazione senza cali di tensione, ci saranno alcuni cambi, ma molti dei titolari a Lisbona saranno in campo anche domani, vogliamo arrivare alla sosta con i tre punti, per giocarci gli scontri diretti alla ripresa attaccati alle squadre che ci precedono”.

Allegri può contare su Marchisio, al rientro da titolare, ma perde Pjanic fin dopo la sosta per una contusione al quadricipite destro accusata contro lo Sporting. “Pjanic vedremo dopo la sosta in che condizione sarà. Per Marchisio quello di domanisarà un buon test, ha fatto buoni allenamenti, farà un’ottima partita, deve crescere e trovare la condizione. Szczesny o Buffon? Pinsglio… Scherzo, gioca Szczesny. Mandzukic non so se gioca, Howedes magari gioca uno spezzone, Khedira può partire dalla panchina. Sarebbe sbagliato cambiarne troppi. Bernardeschi gioca? O lui o Cuadrado, Federico ha nel DNA il fatto di essere decisivo, ma deve crescere. Benatia è ancora out”. Vietato fidarsi del Benevento, Allegri di testacoda in carriera ne ha visti troppi. “L’ultimo due anni fa col Frosinone, abbiamo preso gol al 90’…Storicamente mi viene in mente Roma – Lecce. I giallorossi persero uno scudetto in casa all’ultima giornata contro una squadra già retrocessa. Non sembra ma il rischio è alto: se la gara si mette in un verso diventa difficile da ribaltare”.

Dybala è un ragazzo da rigenerare, la medicina si chiama gol. “Martedì ha fatto un buon secondo tempo, deve ritrovare la condizione e la brillantezza. Dopo la sosta avremo tempo e modo di lavorare di più e di far ritrovare la condizione a chi ha perso brillantezza. Nervosismo? E’ la normalità, dopo aver fatto 10 gol a inizio stagione è stato portato alle stelle e catapultato sulla luna, poi scaraventato in terra. Fa parte del calcio e della vita. Alla sua età non ha ancora l’equilibrio per gestire la situazione, ma piano piano ci arriverà, ci ho parlato, l’ho trovato sorridente e sereno, domanigioca e magari tornerà al gol. Gli ho spiegato che ha fatto una buona prestazione martedì, gli manca solo un po’ di brillantezza, non si deve deprimere”.
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