L'avvocato di Maradona replica
a Bersani: «Si informi prima»

L'avvocato di Maradona replica a Bersani: «Si informi prima»
Sabato 22 Ottobre 2016, 16:19
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Maradona, tramite l'avvocato, chiede i danni e replica a Bersani. «Sarà sempre minoranza se non dice la verità e non studia le carte prima di parlare e mortificare la dignità degli innocenti, mentre con i veri evasori  non difende la dignità dei contribuenti. Bersani non conosce neanche i numeri, oltre che il calvario subito da Maradona con mortificante figura del sistema e politica italiani», ribattte l'avvocato Pisani.
«Diego non è perseguitato per 40 + 35 milioni ma nonostante inesistenza della presunta violazione fiscale del 1985 addirittura già condonata , pubblicizzano una cartella di 40 milioni di cui circa 6 milioni di tributi e 34 milioni di interessi e sanzioni, non dovuti ed allo stato annullati da una sentenza 2015 emessa in nome del popolo italiano .
Maradona non ha chiesto sconti e condoni, ne ha avuto favor  come tanti vip e privilegiati dalla mala politica, si è dignitosamente difeso davanti alla giustizia e innanzi al tribunale farà i conti con chiunque sfrutta il suo nome e lo offende strumentalmente. Politici e giornalisti prina di parlare si informino e leggano almeno le carte di Maradona come quelle del disegno di rottamazione cartella, ora basta sembra una barzelletta non si dica condono Maradona solo per fare audience,  non si può usare un campione ogni volta che si parla di condono, Diego è il contrario degli evasori quelli veri cha Bersani dovrebbe conoscere bene e perseguitare».

«Moralisti e giustizialisti stiano sereni Maradona non ha bisogno di sconti e condoni , è sempre stato innocente, non è mai stato un evasore fiscale a differenza di tanti altri privilegiati e amici del sistema che certo non si preoccupano o suicidano per le cartelle equitalia. Ma quale condono e sconto se nel caso della ingiustizia fiscale di cui è stato vittima Maradona , la violazione fiscale non è mai esistita , il condono e' stato già fatto nel 2003 dalla società calcio napoli e la cartella per 34 milioni di euro è stata annullata anche nel 2015 dai giudici tributari tant'è che equitalia ha proposto appello per tentare di difendere una ragion di stato infondata in fatto e diritto . 
Strumentalmente e per fare notizia si Utilizza il nome di Maradona che addirittura si vuole  vedere favorito da una riforma diversa da un condono che nel suo caso già fu pagato ingiustamente dal suo datore di lavoro che solo dopo ebbe giustizia sull'ipotizzata evasione fiscale annullata dai giudici in sede penale e tributaria .
Falso ed illogico parlare di evasione nel caso di Maradona, essendo stato solo   un lavoratore dipendente che percepisce lo stipendio e qualunque altra indennità sempre al netto delle relative tasse.
La sostituzione di imposta pertanto è perfetta e mai un lavoratore dipendente può essere chiamato a versare imposte che competono ad altro soggetto. Ergo il suo datore di lavoro.Ciò in considerazione del fatto che la ritenuta da operarsi e' considerata di acconto, ma solo sul coacervo dei diversi redditi delle persone fisiche. Diversamente nel caso di un singolo rapporto di lavoro e di un singolo datore di lavoro avuto nell'anno la ritenuta che questi deve operare, e prima ancora versare, è da considerarsi sempre e comunque di imposta. la dimostrazione di ciò deriva dal fatto che un lavoratore dipendente che ha su redditi di lavoro dipendente e la casa di proprietà dove abita esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ed ancora nel caso in cui le predette ritenute di imposta siano superiori all'importo che lo stesso lavoratore deve percepire quest'ultimo è obbligato a versare la differenza giammai all'erario, ma bensì al suo sostituto d'imposta, ergo il suo datore di lavoro. Nel caso che ci occupa e cioè quello di Maradona pur essendo evidente l'illogicità della pretesa tributaria contestata e valutata dai giudici molto meglio che dal fisco , e' comunque pretestuosa visto che i relativi procedimenti sono ancora Sub judice per APPELLO di equitalia che anche nel 2015 si è vista annullare la cartella milionaria e stigmatizzare le  temerarie pretese , per cui potra' chiedere i danni, dalla giustizia tributaria  .

Bersani guardi cosa significa dignità prima di offendere Maradona : ricordi anche a se stesso la Costituzione:
Art. 24 secondo comma: "... Il diritto di difesa e' un diritto inviolabile, in qualsiasi stato e grado del procedimento" e Maradona , da sempre assolto nel merito oggi e' ancora in attesa di giudicato definitivo contro ingiuste pretese !!!
Art. 53: " tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema fiscale è informato a criteri di progressività". Maradona in qualità di sostituito di imposta, per giunta all'aliquota marginale massima prevista per quegli anni, non può rispondere per fatti del suo sostituto/datore di lavoro il quale è l'unico responsabile di una presunta violazione, tra l'altro condonata. Per lo stesso debito e' infatti intervenuto il Condono del sostituto (calcio napoli) con dichiarazione di cessata materia del contendere da parte del fisco. 
Il pagamento di quel debito genererebbe pertanto un indebito arricchimento per il fisco e immediato diritto alla restituzione e risarcimento in favore di Maradona con aggravio di spese ed interessi come scritto nella sentenza del giudice Izzo appellata da equitalia».
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