Lazio, Inzaghi vuole aprire un ciclo:
«Ma bisogna trattenere i migliori»

INZAGHI
INZAGHI
di Valerio Cassetta
Lunedì 22 Maggio 2017, 13:53 - Ultimo agg. 14:34
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Ha ricevuto un altro riconoscimento, Simone Inzaghi. Il tecnico della Lazio, presso il Teatro Marrucino di Chieti, in mattinata è stato omaggiato del premio “Giuseppe Prisco” alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva. Il mister, a margine dell’evento, ha commentato l’annata biancoceleste: «Sono orgoglioso di come questa squadra abbia disputato un'ottima stagione, dopo una partenza difficoltosa. Siamo stati bravi e abbiamo raggiunto traguardi impensabili come l'Europa League e la finale di coppa Italia. Ora vogliamo difendere il quarto posto e per questo andremo a Crotone per vincere e chiudere al meglio la stagione. Il prossimo anno sarà tutto più difficile perché non saremo una sorpresa e avremo l'Europa League da giocare, che rende tutto più difficile e costringe a maggiori rotazioni dei giocatori con meno tempo per preparare le gare. Serve una rosa più lunga per disputare al meglio la prossima stagione. Lotito? Il presidente è orgoglioso di quanto abbiamo fatto e di come abbiamo giocato nel corso della stagione. Ovviamente gli dispiace, come a tutti noi, aver perso l'ultima gara davanti ai nostri tifosi». 

Futuro. Manca ancora una partita al termine della stagione, ma Inzaghi è già proiettato al prossimo anno: «Penso che fosse nel mio destino allenare la Lazio e, dopo sei anni nelle giovanili e le sette gare della scorsa stagione, credo di averlo anche meritato. Il mio desiderio è restare perché per aprire un ciclo bisogna trattenere i migliori della squadra». Su Keita ha poi aggiunto: «Anche lui è partito fra mille difficoltà come tutta la squadra, ma ha conquistato compagni e piazza con il lavoro e le prestazioni. Io spero nella conferma di tutti i migliori per programmare al meglio la prossima stagione. Sono consapevole che abbiamo giocatori importanti che hanno fatto una grande stagione e spero restino tutti. Poi sappiamo come funziona il mercato e, se qualcuno partirà, andrà sostituito con giocatori di pari valore».
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