Mazzarri: non mangio perché perdo tempo e penso soltanto al calcio

Mazzarri: non mangio perché perdo tempo e penso soltanto al calcio
di Bruno Majorano
Giovedì 13 Ottobre 2016, 21:41
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Interessante intervista dell'ex allenatore del Napoli Walter Mazzarri, attualmente alla guida del Waford in Premier League, al London Evening Standard. Il tecnico rivela di pensare al calcio, esclusivamente al calcio, in qualsiasi momento della sua giornata. E di mangiare poco perché pranzare è una perdita di tempo.

Si parla di tattica. «In allenamento mi concentro sull’attacco più della maggior parte degli allenatori in Europa. Sono sempre stato considerato un allenatore “tattico” e lo considero un onore. Al Napoli avevo Cavani, Lavezzi e Hamsik in attacco».

Ma come vive un tecnico fuori dal campo? «Se mangio, perdo tempo. Prima dell’intervista ho mangiato uno yogurt con un po’ di miele mentre programmavo la prossima sessione di allenamento. È tutto quello che ho mangiato oggi. Ho imparato come gestire la fame. Di sera, sì, devo mangiare, ma solo quando ho finito il lavoro. Prima, no. Sono qui al campo di allenamento fino alle 18 o alle 19, poi ceno e dopo lavoro ancora. Provo magari a guardare un film per distrarmi ma la mia testa pensa sempre al calcio. L’arrivo di WhatsApp è stato ottimo per me. Posso essere in bagno che mi lavo i denti e se ho un’idea mando un messaggio vocale a Frustalupi, il mio più stretto collaboratore, per dirgli di ricordarmi di parlare a Deeney il mattino dopo. In passato lo scrivevo su un pezzo di carta, c’erano fogli ovunque. L’allenatore è come un artista e questo è il mio lavoro, la mia arte».

E con la lingua inglese? «Ci sono molti giocatori che hanno fatto bene con me ma non da altre parti. Mi sento preparato per ogni sfida in un modo in cui pochi altri lo sono. Quando parlo di calcio posso sembrare arrogante, ma non lo sono. So solo di cosa sono capace. Il mio insegnante di inglese dice che sto facendo progressi ma voglio essere sicuro al cento per cento di essere pronto prima di parlare regolarmente in pubblico».
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