Milan ai cinesi, Berlusconi non sarà
presidente onorario: più poteri a Baresi

Silvio Berlusconi e Han Li
Silvio Berlusconi e Han Li
di Luca Uccello
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 09:17 - Ultimo agg. 10:30
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Silvio Berlusconi non accetterà l’incarico di presidente onorario del Milan. Sembra essere questa, pur se non ancora ufficiale, la posizione dell’attuale numero uno rossonero pronto a passare la mano il prossimo 3 marzo. Il grande giorno si avvicina nonostante resti ancora il mistero più assoluto sui nomi degli investitori che hanno scelto di partecipare alla scalata del Milan.

Secondo indiscrezioni all’inizio della nuova settimana Sino-Europe Sports dovrebbe finalmente comunicare i nomi degli investitori e dei componenti proposti per il nuovo Consiglio d’Amministrazione del club che dovrebbe vedere Yonghong Li come nuovo presidente e Marco Fassone come amministratore delegato. In questo momento non è prevista la figura del vice presidente, in attesa delle decisioni finale di Silvio Berlusconi. Abbandonata anche l’idea di far entrare in società una gloria’del passato rossonero. Sembra che verranno invece ampliati i poteri attuali di Franco Baresi.

Per quanto riguarda gli appuntamenti legati al closing sembra esserci un calendario ben preciso: si comincia giovedì 2 marzo con la conferenza di Vincenzo Montella, poi venerdì 3 ci sarà l’attesissima Assemblea dei soci e l’arrivo di Yonghong Li con l’altrettanto attesissima delegazione cinese per la firma del closing che avverrà più probabilmente ad Arcore. Il primo Cda dei nuovi proprietari a Casa Milan è previsto sabato 4 in tarda mattinata con conseguente conferenza stampa dei nuovi proprietari a Casa Milan con diretta a Cina, poi tutti a San Siro per l’anticipo con il Chievo per il primo Milan senza Silvio Berlusconi. Un’operazione da quasi un miliardo di euro: ai 200 milioni già versati come caparra, Fininvest dovrà incassare altri 420 milioni: 320 sono il saldo per l’acquisto del club, gli altri 100 sono il primo investimento. Ma attenzione: 70 di questi sono destinati a coprire le spese di gestione della stagione in corso, sostenute da Fininvest. Ne rimarrebbero quindi 30, a cui SES ne aggiungerebbe in estate altri 100 per rilanciare il Milan.
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