Milan, Gattuso vuole il bis:
«Sento il sostegno della società»

Milan, Gattuso vuole il bis: «Sento il sostegno della società»
di Salvatore Riggio
Sabato 16 Dicembre 2017, 15:50 - Ultimo agg. 19:01
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Nel giorno del compleanno numero 118 del Milan, Rino Gattuso ha esortato i suoi giocatori a non pensare alla gara di Coppa Italia contro il Verona. Al Bentegodi, domani a pranzo per il campionato, sarà tutto diverso: «Lì storicamente abbiamo sempre delle difficoltà. Io sono tranquillo, la società mi è vicina».
 
Verona. «Sarà una gara diversa rispetto a quella di Coppa Italia. Al Bentegodi è sempre difficile. La nostra storia dice che è un campo maledetta e facciamo sempre una difficoltà pazzesca».
 
Milan. «Stiamo facendo bene in fase di costruzione. Tutti noi sappiamo di dover lavorare bene sulla linea di difesa e più in generale da squadra. Portiamo tanti uomini oltre la linea della palla, ma dobbiamo essere più organizzati nelle coperture».
 
Atteggiamento. «La chiave sta nelle piccole cose come lo scatto di Cutrone a partita finita, i recuperi di Suso. Abbiamo bisogno di queste piccole grandi cose, perché solo la tecnica non basta. Dobbiamo avere fame e cattiveria, possiamo sbagliare un pallone ma poi dobbiamo essere subito pronti a riprenderlo».
 
Appoggio società. «Posso solo ringraziarli perché ci sono sempre e non mi fanno mancare nulla. Quest’esperienza è faticosa, ma loro mi danno serenità e sono tranquillo perché ho un grande appoggio in loro. Ci serve solo tranquillità, ma a certe problematiche devono pensare Fassone e Mirabelli».
 
Bilancio. «Se mi aspettavo di essere a questo punto? Sinceramente no, ma quando vedi i ragazzi essere sempre disponibili e pronti al dialogo è perfetto, è importante perché crea discussione e miglioramento sugli errori che facciamo».

Calhanoglu. «Ho visto tanti giocatori in vita mia e Hakan ha una balistica importante. Può darci una mano enorme, ma deve ancora migliorare a livello fisico. Vederlo calciare è impressionante, ma sa che deve crescere ancora. Nel 4-3-3 può giocare ovunque».
 
Kessie. «Lui è migliorato tantissimo. Entra in area, scatta. Metto la firma per averlo sempre così».
 
Borini. «Può fare tutto perché ha il veleno addosso. Se gli dici di giocare in porta, si mette i guanti e ci va. Per molti è una novità vederlo come terzino, ma vi assicuro che può essere schierato ovunque».
 
Modulo. «Ho deciso di tornare alla difesa a quattro perché con quella a tre non mi era piaciuto nulla. Ne ho parlato solo con quattro o cinque giocatori nell’allenamento successivo».
 
Ruolo. «Se sono un guardiano delle serenità? A me piace avere un rapporto diretto con i miei giocatori. Deve esserci rispetto e si devono aiutare a vicenda, questo è lo spogliatoio».
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