Nazionale, Conte: «Non dimenticherò la ferita del processo. Bonucci? La Juve aveva facoltà di negarlo»

Nazionale, Conte: «Non dimenticherò la ferita del processo. Bonucci? La Juve aveva facoltà di negarlo»
di Redazione Sport
Mercoledì 18 Maggio 2016, 14:56 - Ultimo agg. 19 Maggio, 11:51
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«Sono stato assolto dalle accuse del processo calcioscommesse, ma questo non è un lieto fine». Così Antonio Conte, al primo giorno di stage azzurro a Coverciano in vista di Euro 2016, è tornato a commentare l'assoluzione a Cremona. «È un esito che non mi fa dimenticare i 4 anni passati, con una perquisizione a casa alle 5 di mattina, le tv sotto casa già avvisate alle 6, i titoloni sui giornali, i tanti giustizialisti. Una vicenda che ha ferito me e la mia famiglia e ha tracciato un solco nella mia vita»

«Amici come prima»: Antonio Conte prova a chiudere con diplomazia il caso Bonucci, il difensore della Juve convocato per lo stage azzurro e negato dal suo club nonostante fosse squalificato per la finale di Coppa Italia. «Chi ha sbagliato in questa vicenda? Nessuno - ha detto Conte - Io mi sono comportato da ct e ho convocato Bonucci in quanto squalificato. La Juve aveva il diritto di non mandarlo e non lo ha mandato. Ne ho preso atto, i mie rapporti con la Juve sono ottimi, sia con Agnelli sia con Marotta. Nessun problema».

«Abbiamo bisogno di andare all'Europeo con una squadra, non con una selezione. Questi giorni dovranno servire a questo e a risolvere le molte difficoltà e dubbi che abbiamo». Così Antonio Conte inaugurando lo stage che porterà da martedì al raduno vero e proprio. «Gli infortuni di Marchisio e Verratti hanno complicato molto i nostri piani sul piano tattico - ha continuato il ct azzurro - Al momento ripartiamo dalle certezze e forse l'unica è la difesa della Juve, da lì risaliremo».
Sugli esclusi: «Chi non è qui e non ha impegni ufficiali può andare in vacanza. Chi c'è può giocarsi le sue chance: di certo ci sarà poi una forte scrematura ma magari 3-4 giovani potrebbero rimanere anche la prossima settimana. Sulla composizione del gruppo dei 23 conteranno le condizioni fisiche e mentali perchè serve un'Italia che abbia corsa e intensità». Di sè ha detto di non essere distratto dalla prossima avventura alla guida del Chelsea. «Chi mi conosce sa che affronto sempre una cosa per volta e al meglio. Ècosì anche stavolta. Dobbiamo tutti lavorare a testa bassa per cercare di fare qualcosa di bello».
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