Operazione fuorigioco, pioggia di reazioni nel mondo del calcio. Lotito: tutte cavolate

Operazione fuorigioco, pioggia di reazioni nel mondo del calcio. Lotito: tutte cavolate
Mercoledì 27 Gennaio 2016, 11:58 - Ultimo agg. 12:30
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Pioggia di reazioni nel mondo del calcio, a distanza di 24 ore dalla «Operazione fuorigioco», l'inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli su contratti e fatture che conta 64 indagati.

Lotito. «Io non ho ricevuto niente. Appena riceverò la notifica potrò essere più chiaro. Comunque non sono preoccupato». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, dice in una intervista al Messaggero di aver saputo dell'inchiesta dai giornalisti: «Io non so nulla. E non sa nulla anche il mio avvocato. Curioso, no?». «È un errore d'interpretazione - afferma -. L'inchiesta riguarda 70 persone, praticamente tutto il mondo del calcio, ma perché chiamate me? Sentite la Procura di Napoli e fatevi spiegare da loro cosa vogliono». I pagamenti ad Alessandro Moggi sono tutti regolari, dice: «certo, sono regolarissimi. L'accusa sostiene che sarebbero stati illegittimamente detratti dalla società come costi sostenuti, perché, ritiene che, pur essendo stati fatturati e pagati tramite bonifici bancari, le prestazioni oggetto di fattura sarebbero state rese dal Moggi a favore del calciatore e non della società? Tutte cavolate. Poi io con i giornalisti non ci parlo più, scrivete solo cavolate. Mi state tutti antipatici».

Zamparini. «Penso che questa non sia giustizia, ma cinema. Una inchiesta che si basa sul nulla, nella quale non c'è nulla e che ha come unico effetto un grande impatto mediatico». Lo afferma il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, intervistato da Repubblica e dal Corriere della Sera sull'inchiesta della procura di Napoli. «Il Paese sta andando allo sfascio: si dà spazio a pseudo notizie eclatanti, sbattendo i colpevoli in prima pagina senza avere la minima prova», aggiunge. Ai due quotidiani Zamparini racconta di aver saputo dell'indagine da una telefonata: «Mi ha chiamato al telefono Rino Foschi (ex direttore sportivo del Palermo anche lui indagato). Era in lacrime perché gli hanno sequestrato il conto corrente dove c'erano cinquemila euro. I suoi soldi». «Provo vergogna - aggiunge - per chi mette in piedi una inchiesta come questa e provo vergogna per chi sequestra cinquemila euro dal conto corrente di un dipendente. Ma questa è l'Italia di oggi». «Venerdì, in Lega - anticipa -, chiederò agli altri diciannove presidenti di serie A di sospendere il campionato».

L'avvocato del Palermo. «Tutte le operazioni di compravendita dei calciatori e le relative commissioni per i procuratori sono state effettuate utilizzando la modulistica federale». Queste le parole dell'avvocato del Palermo, Enrico Sanseverino, in merito all'inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli denominata "Operazione Fuorigioco" in cui si ipotizzano presunte evasioni fiscali nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari. «Sono assolutamente fiducioso sul buon esito del procedimento - aggiunge Sanseverino in una nota pubblicata sul sito del club rosanero -. Provvederò immediatamente a presentare richiesta di riesame al Tribunale della libertà a fronte di imputazioni assolutamente prive di fondamento».

L'ex della commissione vigilanza. «Oggi sono semplice spettatore, ma da troppo tempo il calcio è malato e non si fa nulla per guarirlo». Lo afferma Victor Uckmar, avvocato fiscalista e in passato a capo della Covisoc, la commissione di vigilanza sulle società di calcio, intervistato da Qn sull'inchiesta della procura di Napoli. «Con la candidatura alle Olimpiadi 2024 il nostro sistema sportivo, compresi gli aspetti organizzativi e amministrativi - osserva -, saranno sottoposti all'esame delle autorità sportive internazionali.

Purtroppo, in Italia, il mondo dello sport non riesce a proporre né schemi giuridici unitari, né modelli gestionali trasparenti». Il problema, afferma, è «innanzitutto il fatto che l'evasione fiscale è un male endemico del nostro Paese», poi «c'è una questione più complessa, di sistema: la disciplina è controversa. Da un lato attinge all'associazionismo e al non profit, dall'altro sconfina nell'economicità piena, favorendo i paradisi fiscali e le residenze strumentali. Ne usciranno soltanto adottando una linea intransigente».

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