Napoli-Dinamo Kiev, le pagelle:
Albiol leader, Insigne sbaglia tutto

Napoli-Dinamo Kiev, le pagelle: Albiol leader, Insigne sbaglia tutto
di Mimmo Carratelli
Giovedì 24 Novembre 2016, 08:23 - Ultimo agg. 08:56
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5 REINA
Insensibile alle indulgenze plenarie, impedisce al peccatore Koulibaly (rinvio a campanile nell’area piccola) di varcare la sua porta santa e la chiude agli ucraini con grande giubilo sugli spalti e giubileo personale. Serata tranquilla con l’unico brivido sulla giocata di Koulibaly quando manca la presa alta. Ci mancava la topica finale per stracciare la Champions.
 
6,5 HYSAJ.
Con i capelli aerodinamici a spazzola rulla e decolla sulla pista destra. E’ il migliore del primo tempo (chiude e parte all’attacco) per dire che il Napoli proprio non c’è nella prima frazione di gioco. Tiene magnificamente il campo anche nella ripresa con coperture efficaci contro Tsygandov e Gonzalez, continuando a spingere. Sui cross non trova nessuno.
 
6 ALBIOL
Bloccato dall’elongazione del bicipite femorale sinistro (“Elongazione! Elongazione!” annunciava ai suoi tempi Lello Arena), rientra dopo due mesi. Fisicamente a posto, non perde un contrasto contro l’evanescente Besedin. Avanza palla al piede per cercare il lancio in profondità, ma l’attacco azzurro si fa vedere poco con la Dinamo attruppata in difesa. 
 
6,5 KOULIBALY
Dovunque il guardo giro, immense già lo vedo (canterebbe il poeta). Il calamaro gigante. In partita come sempre. Concentrato, deciso. Risolve anche lo sciagurato retropassaggio di Diawara. Nessuno passa nel suo spazio di campo. Su corner, va anche al tentativo di testa (deviato). Con la Dinamo che attacca nel finale, salvataggio notevole su Gonzalez.
 
5 GHOULAM
Non ha l’eleganza delle gazzelle, né quella delle antilopi, però corre. Nella sera infelice di Fuorigrotta è il corriere della sera. Ma corre e basta. Contro Yarmalenko, il suo è un andamento lenko. Patisce in difesa, ma se la cava. In attacco, le combinazioni azzurre a sinistra sono lente. Si sovrappone a Insigne, ma poi combina poco. I suoi cross sono prevedibili.
 
4,5 ZIELINSKI
Preferito ad Allan per un gioco più scintillante. Ma tutto il Napoli non scintilla. Si perde nella ragnatela mobile del centrocampo ucraino. Si fa notare per una scivolata difensiva nel primo tempo che interrompe il contropiede della Dinamo. Nullo l’apporto offensivo. Del tutto fuori partita. Lascia il posto ad Allan (78’).
 
5 DIAWARA
Gioca col numero 42 di Yaya Tourè, il suo idolo. E, allora, Yaya jamm bello. Ma è tutto il Napoli che non va in questa partita che doveva assicurare il passaggio negli ottavi. Si perde anche lui nel gioco azzurro che non sboccia mai. La Dinamo è compatta e schizza in contropiede. Il ragazzo della Guinea resta in ombra.
 
6,5 HAMSIK
Tiene in piedi il Napoli nel primo tempo e cerca di innescare le punte con buoni lanci. Suo il primo tiro, parato (25’). Sale di giri nella ripresa e sfiora il gol due volte. Rudko gli sventa poi il miglior tiro della serata (66’). Si batte animosamente per tutta la gara con recuperi difensivi sul contropiede degli ucraini.
 
4,5 CALLEJON
Il cavallino a dondolo non dondola. Makarenko lo blocca e parte per attaccare sulla fascia sinistra degli ucraini. Il portiere Rudko gli regala un assist favoloso, ma Calleti avanza e spreca l’occasione con un pallonetto lungo fuori bersaglio. Pochi cross, ribattuti. Non riesce mai ad andare al tiro. Mediocre.
 
4,5 MERTENS
Vida da Vida mia te sto aspettanno. Guata il centrale croato della Dinamo per sorprenderlo. Lo aspetta al varco. Ma non succede nulla. Niente di nueve sotto il sole. Si fa finalmente largo per il tiro, ma batte a lato (77’). Va generosamente in pressing. Con l’entrata di Gabbiadini va a sinistra, ma poi viene sostituito!
 
4 INSIGNE
Col Napoli che non va, una zolla lo tradisce nell’area ucraina quando Mertens lo mette tutto solo davanti alla porta di Rudko (23’). Cade e addio gol. La notte di san Lorenzo è una notte di stelle spente. Non gli riesce nulla. Senza misura i lanci per Callejon. Un paio di tiri centrali, parati. Lascia il campo al 66’.
 
6 GABBIADINI
Entra al posto di Insigne e batte una punizione sulla barriera. Si aspettava il suo sinistro killer. Ma c’è subito dopo con due conclusioni pericolose, una di poco fuori, l’altra sventata da Rudko. Sono le uniche fiammate del Napoli nel finale di gara con il match inchiodato sullo zero a zero. La Champions sfuma.
 
s.v. ALLAN
Entra per Zielinski al 78’. Ma c’è poco da fare. Il Napoli non c’è e trema sotto gli assalti in ripartenza della Dinamo Kiev. Cerca di trovare la posizione migliore. Si batte come sempre in pressing, ma è superato. Trova una squadra confusa, lenta, indecisa e non può dare nessun apporto. Sostituzione inutile.
 
s.v.  GIACCHERINI
Inutilmente in campo per Mertens negli ultimi quattro minuti più i tre di recupero. Che cosa doveva fare? Niente, e niente fa. Una sostituzione incomprensibile con Sarri che rinuncia a tenere sino in fondo un attaccante vero come Mertens anche se il belga fin quando è stato in campo aveva fatto pochissimo.
 
5 SARRI
Primo tempo disarmante. Napoli fermo. Sarri aveva avvertito: gli ucraini corrono come matti per tutto il campo. La Dinamo ha in pugno il match. Pesaola avrebbe detto: ci hanno rubato la idea. Nella ripresa non cambia nulla. Il Napoli sembra sulle ginocchia, non ha ritmo, coraggio, determinazione. Si fa dominare dalla Dinamo più pimpante che avrebbe potuto fare il colpaccio. Insospettabile la condizione fisica e mentale del Napoli. La squadra ucraina l’ha messo fuori partita. Sarri può fare poco. Bene la sostituzione di Insigne con Gabbiadini. Incomprensibili quelle di Zielinski con Allan e di Mertens con Giaccherini in un finale senza senso.
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