Roma ad alta tensione:
il caso Dzeko-Spalletti agita le acque

Roma ad alta tensione: il caso Dzeko-Spalletti agita le acque
di Roberto Ventre
Mercoledì 26 Aprile 2017, 08:37 - Ultimo agg. 10:52
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Alta tensione in casa Roma e Inter, la rivale Champions del Napoli che ora a quattro punti in più in classifica e la prossima avversaria degli azzurri in campionato. Il caso Dzeko-Spalletti ha agitato le acque in casa giallorossa, i nerazzurri sono in ritiro e Pioli non può sbagliare più contro il Napoli anche perché si tratta dell’ultimo treno per l’Europa.

Per Dzeko arriverà la multa dopo il diverbio con Spalletti a Pescara al momento della sostituzione. Ma non l’esclusione contro la Lazio in un derby fondamentale per la corsa al secondo posto: il bosniaco non andrà in tribuna come è successo a Bonucci in Champions dopo la sfuriata con Allegri. La reazione furiosa del centravanti al momento del cambio con Grenier sarà gestita da Spalletti oggi alla ripresa della preparazione a Trigoria. La questione, quindi, dovrebbe chiudersi oggi con un chiarimento in un faccia a faccia tra allenatore e Dzeko e al massimo con una multa per il centravanti bosniaco: Spalletti sull’argomento è già espresso subito dopo la partita all’Adriatico. «Non mi sono accorto della sua reazione e se avessi potuto avrei tolto tutti e tre gli attaccanti. Lui è l’unica prima punta e l’ho tolto a venti minuti dalla fine e a risultato acquisito», il tecnico ha subito ridimensionato il caso.

Giorno di riposo ieri per Dzeko, così come il resto della squadra, una sera molto particolare quella di Pescara: mai in passato l’attaccante aveva avuto uno sfogo del genere con l’allenatore e anche per questo la Roma non userà il pugno duro nei suoi confronti. Vista anche l’importanza del derby con la Lazio è intenzionata a chiudere la questione con la multa, come da regolamento interno dello spogliatoio (somma che la squadra accumula e a fine anno devolve in beneficenza), e quindi non con una sanzione più pesante applicata dal club. E poi tra Spalletti e Dzeko c’è una stima forte da sempre, proprio il tecnico toscano ha sempre creduto nel bosniaco portandolo quest’anno al record dei gol.

Situazione calda anche all’Inter. Tutti in ritiro e in silenzio da ieri alla Pinetina. I calciatori dell’Inter sono arrivati ieri al centro Suning di Appiano per iniziare il ritiro. Questa, oltre alla fiducia (a tempo, perché a fine stagione arriverà un nuovo tecnico, l’undicesimo del dopo triplete) a Pioli, la conseguenza della vergognosa prestazione di Firenze. La dirigenza nerazzurra ha scelto il pugno di ferro, visto che le altre sollecitazioni dopo le sconfitte contro Sampdoria e Crotone non avevano sortito alcun effetto. Cinquanta i tifosi fuori dai cancelli del centro, ma nessuna contestazione. L’unico a fermarsi per qualche selfie è stato Ivan Perisic, tra gli ultimi ad arrivare per il pranzo delle 13, poi in pomeriggio il primo allenamento dopo il discorso di Pioli alla squadra. L’Inter resterà in ritiro fino alla vigilia del match contro il Napoli: una partita che i nerazzurri dovranno affrontare al massimo dopo le ultime delusioni.
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